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L’omicidio di Gaetano Menzo, arrestato il figlio: cosa è emerso dall’interrogatorio

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L’omicidio di Gaetano Menzo, arrestato il figlio: cosa è emerso dall’interrogatorio

Redazione  |
mercoledì 24 Gennaio 2024

Disposto il carcere per il 22enne: è accusato di omicidio volontario ai danni del padre convivente.

Il personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Enna ha arrestato Matteo Menzo, figlio di Gaetano Menzo, l’imprenditore assassinato nella sua casa nel centro storico: è accusato del delitto di omicidio volontario ai danni del padre convivente.

Il delitto sarebbe avvenuto all’interno dell’abitazione di famiglia, dove la vittima sarebbe stata colpita da numerosi fendenti inferti con un’arma da taglio, presumibilmente un coltello da cucina, ritrovato sui luoghi. A scoprire il cadavere alcuni colleghi dell’imprenditore, fra i quali anche il fratello. Dopo ore di ricerche del 22enne, resosi irreperibile dopo la tragedia, le forze dell’ordine lo hanno trovato, fermato e sottoposto a interrogatorio.

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Le indagini sull’omicidio di Gaetano Menzo, arrestato il figlio

Il tempestivo intervento delle forze di polizia e il contestuale avvio delle indagini condotte dalla Procura di Enna hanno consentito agli operanti di agganciare telefonicamente il presunto autore dell’omicidio, che – con estenuanti attività di convincimento – è stato invitato a far rientro ad Enna. Nonostante ciò, nel frattempo, lo stesso è stato intercettato nei pressi degli uffici della Questura.

Dai primi accertamenti sarebbero emersi accesi e forti contrasti tra padre e figlio, accresciutisi nel tempo, per motivi verosimilmente di carattere economico e, comunque, in fase di ulteriore approfondimento.

L’interrogatorio

Il pubblico ministero di turno, dopo aver proceduto all’immediato interrogatorio dell’arrestato – durante il quale lo stesso ha parzialmente ammesso il suo coinvolgimento -, ha disposto il suo trasferimento in carcere, in attesa dell’udienza di convalida da parte del giudice per le indagini preliminari.

Il Questore della Provincia di Enna ha espresso massima soddisfazione per l’attività d’indagine svolta dal personale della Squadra Mobile di Enna, che rivela il costante impegno profuso dalla Polizia di Stato e la proficua e sinergica collaborazione con l’autorità giudiziaria.

Immagine di repertorio

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