Inps, presentato il primo bilancio sociale della provincia di Catania - QdS

Inps, presentato il primo bilancio sociale della provincia di Catania

Melania Tanteri

Inps, presentato il primo bilancio sociale della provincia di Catania

sabato 17 Febbraio 2024

Il documento fotografa un mercato del lavoro in chiaroscuro: nel 2022 in crescita sia il numero di assunzioni che le cessazioni dei rapporti. Il direttore Giunta sottolinea le gravi carenze di organico

CATANIA – Efficacia ed efficienza nell’erogazione dei servizi e miglioramento del rapporto con l’utenza. È stato presentato ieri mattina nel salone della Camera di Commercio di Catania il primo rendiconto sociale provinciale dell’Inps relativo all’anno 2022, il documento che fotografa la qualità e la quantità dei servizi resi ai cittadini, nonché i tempi di definizione delle prestazioni, l’andamento sociale, economico, lavorativo e previdenziale dell’Istituto su cui si regge praticamente il sistema di welfare dello stato italiano.

Dopo i saluti di Antonio Gullì, capo di gabinetto del prefetto di Catania, dell’assessore ai Servizi sociali del Comune, Bruno Bruccheri e del componente del Consiglio di indirizzo vigilanza dell’Inps, Rosario Meli, il rendiconto è stato illustrato da Antonino Fiorenza, presidente del comitato provinciale Inps di Catania, nelle premesse e poi articolato da Saverio Giunta, direttore provinciale dell’Inps etnea. A chiudere la giornata, dopo alcuni interventi dalla sala, Valeria Tranchina, presidente del Comitato regionale Inps.

“Un momento importante in cui l’Inps rende conto di obiettivi e risultati raggiunti – ha affermato Meli. Abbiamo dovuto supportare e superare il momento drammatico del Covid e siamo riusciti a dare le risposte che il Governo si aspettava. L’istituto ora ha necessità di proiettarsi all’esterno e costruire rapporti con il cittadino”.

Fiorenza, che ha sottolineato la complessità dei servizi erogati, si è soffermato sul fatto che quello relativo al 2022 sia il primo rendiconto provinciale. “Fino allo scorso anno – ha detto – i bilanci erano solo regionali, ma il Rendiconto 2022 è strumento prezioso per conoscere la mole dell’attività dell’Inps e l’impatto che queste hanno su pensionati e assistiti”.

Nel dettaglio è entrato Giunta, che ha evidenziato la “profonda trasformazione dell’Istituto negli ultimi anni, con un impatto sempre più positivo sui cittadini”, la volontà di conoscerne la soddisfazione attraverso l’indagine condotta nel 2022 “mirata a cogliere le esigenze del territorio catanese – ha detto – che ci ha portato ad avere cognizione di quel che è lo spaccato catanese, un’attività mirata di risposta concreta alle necessità”. Giunta si è poi soffermato su alcuni dati particolarmente rilevanti e relativi al 2022, anno di ritorno alla normalità”, non prima di aver evidenziato la grave carenza di organico, “310 dipendenti soltanto”, oggi in parte mitigata con 391 funzionari. Tra gli aspetti evidenti nel Rendiconto, a iniziare dal saldo negativo per quanto riguarda la demografia, il mercato del lavoro, “che registra l’aumento sia del tasso di occupazione e del tasso di disoccupazione a fronte di una riduzione del tasso di inattività”. Tra il 2021 e il 2022, il numero di assunzioni è aumentato, così il numero di cessazioni di rapporti di lavoro, provocando una sostanziale riduzione del saldo netto”.

Per quanto riguarda le entrate contributive, il recupero crediti e la vigilanza, “la provincia di Catania ha segnato un aumento della riscossione delle entrate pari al 9%, “coerentemente con il livello regionale; è lievemente aumentato il numero di richieste di certificazione per quanto riguarda la regolarità contributiva e c’è una maggioranza dei Durc regolari rispetto a quelli irregolari”.

Nell’erogazione degli ammortizzatori sociali la fotografia dello stato dell’occupazione in città: “nella provincia di Catania, si è riscontrato un aumento del beneficiari degli ammortizzatori per cessazione di rapporto di lavoro, dovuto soprattutto ad un aumento delle domande presentate e successivamente accolte di Naspi. Tendenza opposta invece per quanto concerne il numero dei beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro, un numero risultato anche della conseguenza del ridimensionamento dell’emergenza Covid”.

Tra gli altri dati di rilievo, quello relativo alle domande di Reddito di cittadinanza accolte nel 2022, il 69%, la diminuzione dei tempi di erogazione degli ammortizzatori sociali e il contenzioso, “per cui si segnala un trend di lavorazione di segno positivo dei ricorsi di competenza territoriale!.

Il rapporto con l’utenza, le istituzioni e gli stakeholder occupa la parte finale del Rendiconto, dove vengono elencate le iniziative per migliorare la comunicazione e le informazioni e, in generale, il “percorso di profonda trasformazione finalizzato alla creazione di valore pubblico e sociale. Le politiche dell’Istituto sono state orientate per assicurare un impatto sempre più positivo sul benessere dei cittadini e imprese”, ha evidenziato Giunta nelle conclusioni”.

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