Inquinamento acustico in autostrada, “patto” tra Arpa e Cas per contenerlo - QdS

Inquinamento acustico in autostrada, “patto” tra Arpa e Cas per contenerlo

Giuliano Michele

Inquinamento acustico in autostrada, “patto” tra Arpa e Cas per contenerlo

venerdì 06 Maggio 2022

Siglato un accordo per tenere sotto osservazione le aree ed elaborare una mappa del rumore. L’obiettivo è predisporre un piano di risanamento per ridurre le criticità

PALERMO – Un accordo che permetterà di tenere sotto osservazione il livello di inquinamento acustico in tutte le aree gestite dal Cas, il Consorzio autostrade siciliane. Il patto, pensato come base per il piano di contenimento e abbattimento del rumore, è stato siglato tra Arpa Sicilia e lo stesso Consorzio, necessario perché quest’ultimo possa adempiere agli obblighi discendenti dalla normativa in materia di tutela dell’inquinamento acustico.

Per svolgere le attività, il Cas ha approvato una spesa di 137 mila euro più Iva al 22%, a seguito del preventivo presentato dall’Arpa, necessario per lo studio e la redazione dei piani di contenimento e abbattimento del rumore ad opera dello stesso ente gestore. Nei termini dell’accordo, l’Arpa Sicilia si impegna a raccogliere i dati informativi e territoriali dell’area entro cui si estende la rete autostradale, predisporre il sistema di calcolo con la riproduzione in ambiente Gis del modello dell’area investigativa, elaborare la mappatura acustica con l’ausilio di software dedicato, predisporre dati generati dalle mappe del rumore al fine di realizzare una corretta attività di reporting.

Dall’altro canto, il Cas si obbliga a far acquisire ad Arpa ogni tipo di documentazione tecnico-scientifica necessaria per lo svolgimento delle attività. Le mappe acustiche strategiche devono permettere di individuare la situazione di rumore esistente, precedente o prevista in funzione di un descrittore acustico, e l’eventuale superamento di un valore limite; il numero stimato di abitazioni, scuole e ospedali di una determinata zona che risultano esposti a specifici valori di un descrittore acustico e il numero stimato delle persone che si trovano in una zona esposta al rumore e riguardante il rumore emesso dal traffico stradale, ferroviario e aeroportuale e da siti di attività industriale.

Il piano di risanamento, infine, deve contenere l’individuazione degli interventi e le relative modalità di realizzazione, l’indicazione delle eventuali altre infrastrutture dei trasporti concorrenti all’immissione nelle aree in cui si abbia il superamento dei limiti, l’indicazione dei tempi di esecuzione e dei costi previsti per ciascun intervento. Ancora, deve contenere il grado di priorità di esecuzione di ciascun intervento e le motivazioni per eventuali interventi sui ricettori. I progetti esecutivi devono comprendere: il progetto acustico di dettaglio che tenga conto delle peculiarità dell’infrastruttura; il progetto strutturale, contenente i riferimenti alle normative vigenti; la valutazione dell’inserimento ambientale dell’intervento e la motivazione tecnica ed ambientale delle scelte effettuate; l’analisi e gli elenchi dei prezzi unitari; i computi metrici; la stima dei lavori.

L’accordo riguarda le due tratte autostradali di competenza del Consorzio per le Autostrade Siciliane, Messina-Palermo e Messina-Catania, che hanno uno sviluppo complessivo di circa 258 chilometri. La tratta Palermo-Messina, della lunghezza di 181,8 Km, è costituita da 22 caselli, 19 dei quali in esercizio ed altri 3 in fase di progettazione esecutiva.

La tratta Messina-Catania, della lunghezza di 76,8 Km, è costituita da 9 caselli, 8 dei quali in esercizio ed uno in fase di progettazione esecutiva. La tratta Siracusa-Gela, della lunghezza totale di 131,7 Km, ed attualmente in esercizio per i primi 41,5 Km, non sarà oggetto dell’attività di mappatura acustica, poiché i flussi di traffico attuali non risultano superiori alla soglia dei sei milioni di transiti/annui previsti dalla normativa vigente.

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