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Ipotesi green pass ristoranti e trasporti Italia e Sicilia, quando potrebbe scattare

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Ipotesi green pass ristoranti e trasporti Italia e Sicilia, quando potrebbe scattare

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martedì 13 Luglio 2021

La risalita dei casi anche in Italia impone una riflessione. Il primo segnale che la discesa dei nuovi casi si era bloccata risale al 26 giugno. Le parole di Figliuolo e i no di Salvini e Meloni

Green pass per ristoranti, trasporti, musei, cinema e altro ancora come in Francia? Anche l’Italia, e dunque la Sicilia, ci sta pensando.

Ovviamente il governo Musumeci si adeguerà a quelle che saranno le normative imposte da Roma (nolenti o volenti), ma l’ipotesi che possa arrivare anche qui da noi, da agosto o più in là, una soluzione del genere, non è da scartare. Anzi. Sono già scoppiate le prime polemiche, ma il commissario all’emergenza Covid, il generale Figliolo, ci sta pensando.

LE PAROLE DEL GENERALE

”Concordo con Macron sul fatto che la vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità. Per convincere gli ultimi irriducibili utilizzare il green pass per questo tipo di eventi potrebbe essere una buona soluzione. Potrebbe essere anche una spinta per la vaccinazione”. “Dobbiamo raggiungere l’80% della popolazione vaccinata per la fine di settembre”: ha continuato Figliuolo, sottolineando “una serie di iniziative, pensiamo alle notte magiche, agli open day, open night, per avere vaccino senza prenotazioni”.

“Siamo a 58 milioni di inoculazioni, intorno al 45% della popolazione – ha sottolineato – lo ritengo un dato importante, chiaramente non basta. Dobbiamo intercettare i cosiddetti indecisi, a livello europeo li chiamano esitanti”.

LA RISALITA

D’altronde la risalita dei casi anche in Italia impone una riflessione. Il primo segnale che la discesa dei nuovi casi si era bloccata risale al 26 giugno scorso e già dal primo luglio la curva dell’epidemia di Covid-19 in Italia è tornata a salire. All’inizio lo ha fatto lentamente, con un aumento del 10% rispetto ai casi della settimana precedente, ma rapidamente il ritmo si è accelerato fino a raggiungere il 70%, osserva Parisi. Così gli 888 casi di lunedì 12 luglio hanno segnato una crescita del 70% rispetto a quelli di lunedì 5 luglio e gli oltre 1.500 di oggi corrispondono ad un aumento analogo rispetto ai dati di martedì 6 luglio.

“L’andamento che stiamo osservando in Italia – ha rilevato Parisi – è analogo a quello osservato in Gran Bretagna, con due mesi di ritardo, quando nel Regno Unito il numero dei vaccinati era confrontabile con quello delle persone vaccinate in Italia”. Questa considerazione permette di gettare uno sguardo al futuro, considerando che quanto è avvenuto negli ultimi due mesi in Gran Bretagna potrebbe avvenire in Italia. “In Gran Bretagna c’è stato inizialmente un aumento di circa il 70% dei casi a settimana, che poi si sono stabilizzati e che attualmente stanno rallentando del 30% a settimana. Complessivamente – ha proseguito Parisi – nell’arco di due mesi i casi in Gran Bretagna sono aumentati di circa 20 volte e di quattro volte ricoveri in terapia intensiva e decessi: c’è da aspettarsi più o meno la stessa cosa da noi”. C’è comunque una speranza nelle vaccinazioni, perché “se l’Italia riuscirà a mantenere il ritmo di oltre 500.000 somministrazioni al giorno, in un mese potremmo raggiungere una situazione migliore, simile a quella in cui si trova oggi la Gran Bretagna. E’ perciò molto importante – ha concluso Parisi – che le vaccinazioni continuino con lo stesso ritmo anche in luglio e agosto”.

COME FUNZIONERA’ IN FRANCIA

In Francia da fine luglio il certificato sanitario, che attesta il completamento del ciclo vaccinale, la recente guarigione o il test negativo del cittadino, sarà obbligatorio per visitare luoghi di cultura, come i musei, o andare al cinema.

Oltralpe, il pass diventerà necessario a partire da
inizio agosto anche per entrare nei bar, ristoranti, centri commerciali, tratte
lunghe in treno o pullman, aerei.

Sarà stato il richiamo accorato del presidente o la
prospettiva di essere tagliati fuori dalla vita quotidiana, da ieri sera, dopo
il discorso di Macron, circa un milione di francesi è corso a
prenotare la prima dose di vaccino contro il coronavirus sul sito Doctolib.

“Ci sono stati 7,5 milioni di connessioni in pochi minuti”
ieri sera ha detto l’amministratore delegato del sito francese di prenotazioni
del vaccino, Stanislas Niox-Chateau, ai microfoni dell’emittente radiofonica
Rmc, parlando di record dall’inizio della campagna.

NO DI SALVINI E MELONI

Matteo Salvini dice no al green pass per avere accesso a locali pubblici e trasporti come accadrà in Francia. Il leader della Lega ha reso nota la sua posizione con un tweet in serata: «Vaccino, tampone o green pass per entrare in bar e ristoranti? Non scherziamo» è il lapidario giudizio affidato ai social.

la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «L’idea di
utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante,
è l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana». Una scelta
che viene definita «anticostituzionale»: «Per noi la libertà individuale è
sacra e inviolabile», conclude.

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