La Liberazione dai preconcetti - QdS

La Liberazione dai preconcetti

Carlo Alberto Tregua

La Liberazione dai preconcetti

martedì 25 Aprile 2023

I meritevoli governino il Paese

In questi sessantacinque anni di lavoro, dal quale sono usciti “fra l’altro” quasi cinquemila editoriali, non ho mai seguito chi si ostinasse alla divisione partitocratica italiana, secondo la quale vi sono una destra, un centro e una sinistra.

Mi sono persuaso che le persone si distinguono fra quelle per bene e quelle per male, fra le egoiste e le altruiste, fra chi segue l’interesse generale rispetto a quello egoistico e personale.
Non mi è mai sembrato utile distinguere fra giovani e anziani, fra uomini e donne, dal che si deduce quale sia stato il mio modesto metro di valutazione e cioè la distinzione netta e inequivocabile fra persone per bene e persone per male, fra bravi e inetti, fra volenterosi e scansafatiche, fra capaci e incapaci, fra meritevoli e immeritevoli.
Ovviamente il mio metro può essere condivisibile o meno, ma non mi sembra che la classificazione di coloro che si trovano ai vertici delle istituzioni possa ancora essere identificata con ideologismi e definizioni (sinistra e destra) che risalgono addirittura al 1789, anno della prima Assemblea nazionale della Rivoluzione francese.

Oggi è il 78esimo anniversario della Liberazione, quando il 25 aprile del 1945 finalmente l’Italia si liberò dai tedeschi e dai fascisti, la cui dittatura fu causa di tremende conseguenze.
Questo giorno dovrebbe essere festeggiato da tutti/e, proprio da tutti/e e non solo da alcune parti. Inoltre non ci dovrebbe essere qualcuno contro qualcun altro perché siamo tutti/e italiani/e e se si seguissero le indicazioni date prima dovremmo pensare di avere a cuore il bene nazionale e di ogni suo cittadino/a, di nascita o acquisito/a.
Ne consegue che ci sembrano sterili, fuor di luogo e fuori di contesto tutte le polemiche che abbiamo sentito in questi giorni, alcune provocate ad arte e altre messe in campo per soddisfare le ambizioni di chi spera di ottenere il consenso degli ignoranti.

Nella Liberazione dell’Italia da tedeschi e fascisti ebbero un importante ruolo i Partigiani, cioè gente che sacrificò la propria vita per cacciare gli invasori; quindi bisogna essere grati a tutti quelli che si sacrificarono negli anni precedenti la data indicata.
Non si può ignorare, tuttavia, quante azioni poco commendevoli furono compiute dagli stessi Partigiani, supportati dal Partito Comunista, che intendeva cogliere l’occasione per tentare di fare diventare il nostro Paese un satellite dell’Unione Sovietica, come accadde per altri Paesi.
L’accordo di Jalta del 1945 sancì di fatto la divisione fra Occidente e Oriente, lasciando alle due parti campi di influenza che durarono fino al 9 novembre 1989, quando cadde il muro di Berlino e si sciolse la stessa Unione Sovietica dando luogo all’attuale Federazione Russa.

Vi sono alcuni libri di quel grande giornalista e scrittore che fu Giampaolo Pansa, che mettono in luce atti esecrabili compiuti da chi agiva in nome della Liberazione d’Italia e per questo l’autore fu messo all’indice da quei partiti che difendevano l’ideologia comunista dell’epoca.
Abbiamo tentato di ricordare alcuni punti salienti, che ovviamente non sono esaustivi perché c’è tanto altro da dire, ma riteniamo che la sintesi sia migliore di qualunque elencazione.

Persone per bene e persone per male, cittadini/e onesti/e e cittadini/e disonesti/e, altruisti/e ed egoisti/e. Ecco la distinzione che ognuno di noi dovrebbe fare per capire chi è meritevole di guidare gli altri, prima di tutto per onestà intellettuale e materiale e poi per capacità e competenze, che determinano merito o demerito.
Questo è il punto, al di là delle parole: chi guida gli altri, chi ha la responsabilità di gestire il bene pubblico, non può essere una persona “normale”, ma qualcuno dotato di competenze e capacità in modo tale da essere “migliore” degli altri, non in senso letterale, ma in quello sostanziale. Non è possibile assistere ancora a casi di ministri con studi di poco superiori alla terza media o altri che non hanno cognizione della materia che devono trattare e su cui devono prendere importanti decisioni o altri, ancora, capaci solo di parlare e di dire parole vuote senza contenuto.
I più bravi, certificati dal merito, devono gestire il Paese: questa è la vera “Liberazione” dai preconcetti, per un domani da costruire in favore dei giovani e non dei pensionati.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017