La politica come accidente

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La politica come accidente

Giovanni Pizzo  |
martedì 27 Febbraio 2024

La politica è oggi ritenuta un terno al lotto: la gente, infatti, non ha fiducia in essa e preferisce cambiare.

Una volta si diceva “megghiu u tinto conosciuto che u bonu a canusciere”. Oggi non è più così. Non c’è la controprova, ma se la Meloni al posto di Truzzu avesse scelto uno sconosciuto, tanto sono sconosciuti quasi tutti, ma presentabile suo parlamentare forse avrebbe recuperato quel mezzo punto alla candidata di centrosinistra.

La gente oggi vuole cambiare, spesso e volentieri, ritiene la politica un terno al lotto, non ha fiducia in essa, pertanto meglio cambiare. È come se volesse evitare un accidente, così percepisce la politica. Se non cambia è perché ha trovato qualcosa di sufficientemente valido, vedi Zaia in Veneto o De Caro a Bari, ma di questi bravi ed esperti amministratori locali la Meloni non ne ha, non ne può avere se attinge ancora a falangi fedeli che però non hanno mai amministrato nulla.

Truzzu aveva amministrato Cagliari per 5 anni e il capoluogo sardo lo ha duramente punito. Evidentemente i suoi concittadini lo hanno giudicato non all’altezza. La Meloni non se n’era accorta? Nessuno dei suoi sodali locali l’ha avvertita. Se non lo hanno fatto hanno perso scientemente. Qualcuno potrà dire “Nemo profeta in patria”, ma in casa FdI dove li trovano i profeti?

C’è sicuramente un enorme tema di classe dirigente, la fedeltà per cooptazione, o per antiche scelte giovanili, non basta per costruire una classe dirigente territoriale. Può bastare per un parlamento di ammacca pulsanti, disintermediati dal territorio per effetto di questa legge elettorale che mortifica la rappresentanza. Ma poi le città, le Regioni, ti puniscono se non hai uomini all’altezza. Puoi sostenere i candidati quanto vuoi, ma loro non sono te. Con Solinas sarebbe stato diverso? Certo non si avrebbe avuto il voto disgiunto dell’elettorato autonomista mortificato dall’autoritarismo centralista meloniano.

“Il Paese è dei paesani”, si dice in un’altra isola a noi più nota, e la Meloni ha subìto il detto. Imparerà dai suoi errori? Errare umanum est, perseverare ti lascia fuori dal portone di Chigi.

Così è se vi pare

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