Lavoro: da Amazon ad Adecco impegno a formare e assumere 250 mila rifugiati - QdS

Lavoro: da Amazon ad Adecco impegno a formare e assumere 250 mila rifugiati

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Lavoro: da Amazon ad Adecco impegno a formare e assumere 250 mila rifugiati

Redazione  |
lunedì 19 Giugno 2023

Maxi piano di formazione che una serie di multinazionali hanno sottoscritto alla vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato

E’ un maxi piano di formazione e sostegno nella ricerca di lavoro quello che una serie di multinazionali hanno sottoscritto alla vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato proclamata dall’Onu. Si tratta di un impegno che coinvolgerà più di 250 mila rifugiati, a iniziare dai profughi fuggiti dall’Ucraina, e che spazia dai settori dell’accoglienza all’IT: gruppi come Hilton, Marriott International o Teleperformance, che si sono impegnati ad assumere 13.680 rifugiati mentre le maggiori società mondiali di reclutamento, come Adecco, ManpowerGroup e Randstad, si sono impegnate a trovare lavoro a più di 152.000 rifugiati e aziende come Accenture, Generali e Indeed hanno assicurato il sostegno alla formazione di oltre 86.000 rifugiati.

Le Nazioni Unite ricordano come i profughi a livello mondiale sono oltre 110 milioni, di cui circa 12 milioni fuggiti dall’Ucraina nel più grande movimento di rifugiati in Europa dalla seconda guerra mondiale. L’impegno alle assunzioni è stato sostenuto dalla Tent Partnership for Refugees, un’organizzazione no profit, che può contare sul supporto di Google.org, il braccio filantropico di Google, per accelerare il lavoro di Tent in Polonia, nonché su alleanze strategiche con LinkedIn e Visa (incluso il sostegno finanziario) per sviluppare le iniziative di tutoraggio professionale per i rifugiati in Europa.

Peraltro – si sottolinea in una nota – questi impegni rafforzeranno la forza lavoro delle aziende, colmeranno le carenze di manodopera, rivitalizzeranno l’economia europea e genereranno più di 2 miliardi di dollari di reddito per i rifugiati in Europa ogni anno.

Come ricorda Hamdi Ulukaya, fondatore e presidente della Tent Partnership for Refugees e CEO e fondatore di Chobani “un rifugiato cessa di essere tale nel momento in cui ottiene un lavoro. Sono molto orgoglioso che le aziende che si stanno impegnano oggi aiuteranno più di 250.000 donne ucraine e altri rifugiati in tutta Europa a badare a se stesse, dando loro l’opportunità condurre una vita dignitosa”.

I marchi che si impegnano a reclutare più di 13.680 ucraini e altri rifugiati nella loro forza lavoro nei prossimi tre anni in tutta Europa includono Amazon (che assumerà almeno 5.000 rifugiati), Hilton (1.500 posti), Marriott International (1.500 posti). Ma l’elenco dei marchi che hanno preso impegni simili è lung e vede fra gli altri Accenture, Adidas, Blackstone, Bp, Hyatt, KFC, L’Oréal Group, Novartis, PepsiCo, Pfizer, Starbucks EMEA, Suez, The Body Shop e The Kraft Heinz Company.

Le società di reclutamento hanno anche annunciato impegni straordinari per inserire i rifugiati nel mercato del lavoro nei prossimi tre anni: il loro impegno ammonta a 152 mila unità, di cui 50 mila per Adecco, 40 mila per Randstad, 35 mila per EWL Group e 30 mila per ManpowerGroup. Infine diverse grandi aziende hanno annunciato il loro impegno a offrire formazione (sia direttamente che tramite organizzazioni partner) nei prossimi tre anni per aiutare i rifugiati ad acquisire competenze molto richieste (competenze informatiche, di programmazione o di sicurezza informatica) e comprendere un migliore funzionamento del mercato del lavoro europeo. Fra queste Accenture offrirà supporto e formazione a circa 16.000 rifugiati, Iad almeno 15.000, Cisco a 10.000, Microsoft e Generali a 5.000 rifugiati.

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