Lega Nord, Francesca Donato, “In Sicilia cambiare passo” - QdS

Lega Nord, Francesca Donato, “In Sicilia cambiare passo”

Eleonora Fichera

Lega Nord, Francesca Donato, “In Sicilia cambiare passo”

venerdì 09 Ottobre 2020

Salvini scaccia i fantasmi della crisi e afferma, “Nessun Congresso, sono altri ad avere qualche problemino”. Ma l’europarlamentare del Carroccio sottolinea “Non possiamo essere indifferenti ai risultati nell’Isola”

ROMA – Nessun Congresso della Lega all’orizzonte, nessuna crisi. A sottolinearlo, il leader del partito, Matteo Salvini, in conferenza stampa al Senato. “Penso sia l’ultima cosa che chiedono gli italiani – ha detto -. Assolutamente no. Siamo il primo partito, governiamo 14 Regioni su 20, credo siano altri ad avere qualche problemino”. Nessuna preoccupazione, almeno in apparenza, sembra turbare il leader del Carroccio.

Eppure, qualche domanda, visti anche gli ultimi risultati delle elezioni amministrative, la Lega forse dovrebbe porsela. Soprattutto se si guarda al contesto siciliano dal quale è arrivata più di qualche brutta notizia (ad Agrigento la lista del Carroccio con FdI non è arrivata al 7%, a San Giovanni La Punta, con la stessa alleanza, il candidato sindaco Innocenzo Seminerio ha appena superato l’11%. A Marsala Giacomo Dugo ha di poco superato il 4%, ad Augusta, Massimo Casertano, il candidato che sperimentava l’alleanza tra la Lega Nord di Matteo Salvini e la DiventeràBellissima di Nello Musumeci si è fermato al 4%.). Certo, non molto per cui festeggiare.

Delusioni che però, non sono passate del tutto inosservate come sembrerebbe, nemmeno all’interno della Lega stessa. Una piccola “analisi della sconfitta”, infatti, è arrivata dall’europarlamentare Francesca Donato (in foto). “Il disastroso risultato elettorale di queste ultime amministrative comunali è un dato innegabile – ha dichiarato -. Un chiaro segnale dei gravi errori politici fatti dal nostro partito. La Lega non può restare indifferente al dato politico dei risultati in Sicilia. Serve un cambio di passo per il bene stesso della Lega”.

“Fino adesso – ha aggiunto – è mancata una forte affermazione del nostro ruolo in Regione. Ancora non abbiamo dato il segnale di discontinuità che i nostri elettori si aspettavano. Quello che i siciliani ci chiedono è rappresentare i loro interessi ad ogni livello e lottare per difenderli. La Sicilia non è la Lombardia. Qui i linguaggi, i codici di comportamento, le gerarchie dei valori e anche le priorità sono diversi. Nella nostra Isola mancano le strade, le infrastrutture, i centri di studio e ricerca di alto livello e i giovani sono costretti ad emigrare per studiare e trovare lavoro. La Lega in Sicilia non ha ancora fatto propri questi temi, ricalcando troppo ciecamente le linee tracciate dai leader del Nord, senza elaborare un proprio progetto per la regione siciliana”.

Ma Salvini sembra aver altro per la testa, già concentrato sulle prossime elezioni. La prossima settimana, infatti, i leader del centrodestra torneranno a vedersi la prossima settimana, “coi primi nomi” per i candidati sindaci nelle città al voto in primavera. “Senza preclusioni per nessuno – ha specificato il leader della Lega – abbiamo deciso che laddove ci siano candidature anche senza tessere di partito, ovviamente di area alternativa alla sinistra, la battaglia è ancora più bella e stimolante”.

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