Mafia, confiscati beni e aziende per due milioni di euro nel Catanese - QdS

Mafia, confiscati beni e aziende per due milioni di euro nel Catanese

redazione web

Mafia, confiscati beni e aziende per due milioni di euro nel Catanese

venerdì 09 Ottobre 2020

Dalla Direzione investigativa antimafia in esecuzione di due distinti provvedimenti emessi dal Tribunale. Il primo a un esponente del clan Laudani e il secondo a un imprenditore legato alla famiglia mafiosa Di Dio di Palagonia

La Dia di Catania ha eseguito due distinti provvedimenti di confisca di beni, emessi dal Tribunale, per un valore complessivo di due milioni di euro, nei confronti di Salvatore Marletta, 47 anni, imprenditore agricolo considerato vicino alla cosca mafiosa Di Dio di Palagonia e di Orazio Salvatore Di Mauro, 54 anni, ritenuto esponente di spicco del clan Laudani e legato alla famiglia Santapaola.

Marletta nel 2001 è stato arrestato per tentato omicidio, lesioni personali e detenzione abusiva di armi e recentemente è stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione denominata “Iddu”, coordinata dalla Dda etnea, per associazione mafiosa, traffico e spaccio di stupefacenti, estorsione e lesioni aggravate.

Nel 2007 era stato arrestato con altri tre indagati, compreso Febronio Oliva, appartenente alla famiglia mafiosa Di Dio di Palagonia, per di usura, estorsione e porto abusivo di armi.

Incensurato fino al febbraio 2016, Di Mauro è rimasto coinvolto e arrestato in diverse inchieste giudiziarie (operazione “I Vicerè”, coordinata dalla Dda di Catania, assieme a elementi di spicco del clan Laudani e nell’operazione “Security”, coordinata dalla Procura distrettuale di Milano) per estorsione aggravata, associazione mafiosa, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessi dichiarazione e versamento Iva, appropriazione indebita, ricettazione, traffico di influenze, intestazione fittizia di beni e corruzione tra privati.

Il Tribunale di Catania, nell’ambito di due diverse attività di indagine della Dia, ha disposto la confisca dei patrimoni riconducibili ai due, stimati complessivamente in oltre due milioni di euro e composti da diversi rapporti bancari, autovetture, un’azienda operante nel settore agricolo, un fabbricato di pregio, 18 appezzamenti di terreno ubicati nei comuni di Palagonia e Ramacca, un’impresa individuale operante nel settore dell’arredamento.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017