Magistrati tributari, anche laureati in Economia possono fare carriera - QdS

Magistrati tributari, anche i laureati in Economia possono aspirare alla carriera

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Magistrati tributari, anche i laureati in Economia possono aspirare alla carriera

Salvatore Freni  |
sabato 17 Settembre 2022

Tale opportunità si ha grazie ad un emendamento presentato in fase di approvazione della legge 31 agosto 2022, n. 130.

La legge 31 agosto 2922, n. 130 che ha riformato il processo tributario trasformando le attuali Commissioni tributarie provinciali e regionali in Corti di giustizia tributaria di primo grado e secondo grado ed i Collegi giudicanti formati da soggetti con rapporto di lavoro a tempo parziale (magistrati, per i quali il presente incarico costituisce un lavoro supplementare, e professionisti) reclutati attraverso concorsi per titoli in Collegi giudicanti formati da magistrati togati con rapporto di lavoro a tempo pieno reclutati attraverso concorsi con prove scritte e orali ai quali potranno partecipare i laureati in giurisprudenza ed in economia con le caratteristiche anzidette.

Altri requisiti richiesti agli aspiranti magistrati tributari

I candidati al presente concorso, oltre ad uno dei suddetti titoli di studio, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

a) essere cittadini italiani;
b) avere l’esercizio dei diritti civili;
c) essere di condotta incensurabile;
d) non essere stati dichiarati per tre volte non idonei nel concorso per esami di cui qui si dice alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
e) gli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.

Lo svolgimento e le materie oggetto delle prove d’esame nonché la valutazione dei candidati

a) Le prove

Il concorso consta di due prove scritte secondo le consuete disposizioni dei pubblici concorsi, rispettivamente vertenti, una sul diritto tributario e sul diritto civile o commerciale e l’altra in una prova teorico-pratica di diritto processuale tributario.

La prova orale verte su:
a) diritto tributario e diritto processuale tributario;
b) diritto civile e diritto processuale civile;
c) diritto penale;
d) diritto costituzionale e diritto amministrativo;
e) diritto commerciale e fallimentare;
f) diritto dell’Unione europea;
g) diritto internazionale pubblico e privato;
h) contabilità aziendale e bilancio;
i) elementi di informatica giuridica;
l) colloquio in una lingua straniera, indicata dal candidato all’atto della domanda di partecipazione al concorso, scelta fra le seguenti: inglese, spagnolo, francese e tedesco.

b) La valutazione delle prove concorsuali

Sono ammessi alla prova orale i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a dodici ventesimi in ciascun elaborato della prova scritta. Conseguono l’idoneità i candidati che ottengono un punteggio non inferiore a sei decimi in ciascuna delle materie della prova orale di cui al precedente punto a), lettere da a) a i), e un giudizio di sufficienza nel colloquio nella lingua straniera prescelta, e comunque una votazione complessiva nelle due prove non inferiore a novanta punti. Non sono ammesse frazioni di punto.

Il giudizio in ciascuna delle prove scritte e orali è motivato con l’indicazione del solo punteggio numerico e il giudizio di insufficienza è motivato con la sola formula “non idoneo”.

Coloro che superano il concorso in argomento svolgono un tirocinio formativo di almeno sei mesi presso le corti di giustizia tributaria con la partecipazione all’attività giurisdizionale relativa alle controversie rientranti nella rispettiva competenza in composizione collegiale.

Notizie conclusive

Possono accedere ai suddetti concorsi coloro che non hanno compiuto il 60esimo anno di età e la retribuzione massima che verrà corrisposta a tali magistrati è pari a 72mila euro annue lorde. I presenti concorsi per magistrato tributario verranno banditi con cadenza annuale in base ai posti che renderanno vacanti.

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