Malattie rare, speranza di cura grazie alla molecola Epi-473 - QdS

Malattie rare, speranza di cura grazie alla molecola Epi-473

redazione

Malattie rare, speranza di cura grazie alla molecola Epi-473

giovedì 05 Novembre 2020

Nuova speranza di cura per la Rtd (Deficit da trasporto di riboflavina, la vitamina B2), una malattia genetica molto rara – sono 265 i casi conosciuti nel mondo – che paralizza progressivamente i motoneuroni compromettendo i movimenti, la parola, la deglutizione e il respiro. I ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, attraverso la produzione di cellule staminali pluripotenti indotte, hanno scoperto il difetto che manda intilt le cellule malate e hanno individuato un farmaco antiossidante che promette di restituire loro gran parte della funzionalità perduta. Lo studio, in collaborazione con l’associazione di pazienti Cure Rtd Foundation, è pubblicato sull’’International Journal of Molecular Sciences’.

La molecola della speranza si chiama Epi-473 e, grazie al nuovo lavoro, “si può dire che l’utilizzo di Epi-473 costituisce una promessa terapeutica efficace anche per la Rtd”, al momento orfana di una terapia efficace, “da associare alla somministrazione della vitamina B2 ad alte dosi”. I ricercatori precisano che “prima di poter validare l’uso del farmacoin esame sui pazienti affetti da Rtd saranno necessari altri studi che ne confermino l’efficacia sugli organismi viventi”, tuttavia “lo studio apre prospettive molto incoraggianti per la cura di questa specifica malattia genetica neurodegenerativa” denominata anche sindrome di Brown.

La Rtd – spiega una nota del Bambino Gesù – è causata dalle mutazioni di due geni (Slc52A2 e Slc52A3) coinvolti nella produzione delle proteine che trasportano la vitamina B2. Può manifestarsi fin dalla prima infanzia ed è caratterizzata dalla paralisi progressiva di alcune aree del cervello (zona ponto-bulbare), da insufficienza respiratoria, debolezza muscolare con coinvolgimento dei nervi cranici motori e sordità.
Gli specialisti dell’area di Genetica e Malattie rare del Bambino Gesù sono partiti dallo studio delle alterazioni strutturali e funzionali causate dalla malattia nelle cellule neuronali danneggiate. Non potendo prelevarle direttamente dai pazienti senza un intervento invasivo e potenzialmente pericoloso, hanno scelto di riprodurle in laboratorio attraverso il sistema delle cellule staminali pluripotentiindotte (iPsc). Queste si ottengono artificialmente dalle cellule del paziente, e in questo caso sono state ricavate dai fibroblasti di due pazienti con Rtd seguiti dall’ospedale capitolino. Una volta coltivate in vitro le cellule staminali pluripotenti, i ricercatori le hanno quindi trasformate in motoneuroni che presentano tutte le caratteristiche di quelli originali colpiti dalla patologia.

I ricercatori hanno deciso di testare in vitro, sui neuroni danneggiati riprodotti in laboratorio, i possibili effetti benefici di farmaci antiossidanti: vitamina C, idebenone, coenzima Q10 ed Epi-743, da soli o in combinazione con la vitamina B2. “. La ricerca ha così documentato “l’efficacia del farmaco Epi-473 nel ripristinare l’equilibro dello stato ossidativo, nel migliorare la lunghezza dei neuriti e l’afflusso di calcio nei motoneuroni”.

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