Il bunker di Messina Denaro: le immagini della stanza segreta

Dentro il bunker di Matteo Messina Denaro: le immagini della stanza segreta del boss – Foto e Video

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Dentro il bunker di Matteo Messina Denaro: le immagini della stanza segreta del boss – Foto e Video

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sabato 21 Gennaio 2023

Nelle immagini si vede il piccolo bunker, ricavato in una stanza di un appartamento di via Maggiore Toselli, 34, a Campobello di Mazara, nascosto dietro a un armadio dal fondo scorrevole

Matteo Messina Denaro. Ecco le immagini del piccolo bunker scoperto dai finanzieri del Gico a Campobello di Mazara, Comune di 11mila abitanti circa, in provincia di Trapani. Si tratta del secondo covo del boss, quello adibito a vero nascondiglio segreto. Il primo covo è la casa dove viveva Messina Denaro: è un appartamento che si trova sempre nel comune di Campobello.

Cosa sappiamo sul nascondiglio di Messina Denaro

Appartiene all’ex consigliere comunale di Castelvetrano Errico Risalvato, sfiorato in passato da due inchieste per mafia. L’immobile è rimasto nella sua disponibilità per 48 ore dopo la cattura del boss.

Il mini bunker nascosto dietro un armadio

E’ questo che è stato ritrovato in un piccolo bunker, ricavato in una stanza di un appartamento di via Maggiore Toselli, 34, a Campobello di Mazara, nascosto dietro a un armadio dal fondo scorrevole. Non si esclude, però, che qualcuno nelle ultime 48 ore possa averlo ripulito, facendo sparire le cose più scottanti.

Come è stato scoperto il secondo covo di Matteo Messina Denaro

Il nascondiglio è stato individuato dal Ros dei carabinieri e dal Gico della guardia di finanza, in un’abitazione che si trova a meno di un chilometro da vicolo San Vito, dove il capomafia di Castelvetrano ha trascorso gli ultimi mesi della sua latitanza.

A chi appartiene la casa

La casa appartiene ad Errico Risalvato, ex consigliere comunale di Castelvetrano, sfiorato due volte da indagini di mafia e sempre scagionato.

L’uomo è inoltre fratello di Giovanni Risalvato, condannato a 14 anni per mafia e ora libero, imprenditore edile.

L’appartamento è rimasto nella sua disponibilità in tutto il tempo che è passato dalla cattura dell’ex superlatitante (avvenuta lunedì mattina alla clinica Maddalena a Palermo, ndr) e oggi pomeriggio, circa 48 ore. Da qui il sospetto che possano essere state portate via delle cose.

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