La Meloni a Palermo: "Credo che Musumeci debba rimanere il candidato del centrodestra - ha aggiunto -. Non c'è una ragione per la quale non debba essere confermato. Ha lavorato bene"
“Ho accettato mio malgrado di attendere la fine delle elezioni amministrative ma non attenderò oltre. Questo è il dibattito che si aprirà se fosse necessario aprirlo. Ma io confido che non si dovrà andare da soli”. Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a Palermo, a margine di una manifestazione a sostegno del candidato di centrodestra, Roberto Lagalla, rispondendo alle domande sulla scelta del candidato alle prossime elezioni regionali. Fdi appoggia la ricandidatura di Nello Musumeci.
Meloni: “Musumeci unico candidato centrodestra? Spero di sì”
“Credo che Musumeci debba rimanere il candidato del centrodestra – ha aggiunto -. Non c’è una ragione per la quale non debba essere confermato. Ha lavorato bene. Cinque anni fa la Sicilia era sempre fanalino di coda in tutte le classifiche.
Oggi invece è riuscita ad arrivare in vetta a molte di queste. Non capisco perché ci siano questi tentennamenti a maggiore ragione perché ho chiesto apertamente se ci fossero alternative e nessuno le ha. A me non è chiaro. E sono convinto che alla fine tutti confermeranno la ricandidatura di Musumeci ma non comprendo perché si stia perdendo tempo in una campagna elettorale che è importante per confermare il buongoverno di Nello e perché è ultima elezione prima delle politiche”.
“Il problema – ha aggiunto ancora – è che non è chiaro quale sia il problema, quando mancano i problemi politici si ha impressione che questi possano essere di altra natura. Di simpatia o antipatia, di piccolo cabotaggio. Non è quello che mi interressa. Io non credo che oggi ci sia un candidato migliore di Musumeci per quello che ho visto in cinque anni e per quello che hanno visto i siciliani. Non comprendo le ragioni ma confido che si supereranno i problemi”.
Meloni su Lagalla: “Percorso radicato”
Dal palco ha parlato anche il presidente della Regione, Nello Musumeci. “Lagalla ha un percorso radicato in questa regione – ha detto Meloni -. Volevamo un candidato che dicesse a Palermo che il declino non è un destino ma una scelta. Palermo è una città in cui il degrado ti rincorre anche dopo che sei morto e questo la città non lo merita perché ha una storia e un ruolo storicamente riconosciuti”.
Lagalla: “Fdi primo partito a sostenermi”
“Queste elezioni comunali si giocheranno proprio sul campo della competenza. Palermo non merita apprendisti stregoni, demagoghi onniscienti o continuatori dei disastri della sinistra. Da una parte c’è chi è ripetente da tre legislature e chi non mette piede in un’amministrazione pubblica da trent’anni; dall’altra, invece, chi, come me, ha risanato le casse dell’università di Palermo, salvato la sanità siciliana – mai commissariata – e speso tutti i fondi regionali dell’istruzione. La competenza, così come la legalità, non si narra solamente, si pratica e si misura in base ai risultati ottenuti”.
Continua Lagalla: “Fratelli d’Italia è stato il primo partito nazionale a sostenere la mia candidatura. Ha compiuto un grande gesto di generosità e coraggio, aprendo la la strada alla ricomposizione del centrodestra a Palermo. Un valore, quello dell’unità, da perseguire e coltivate. Anche perché solo se uniti e vigili nei confronti del governo nazionale potremo ottenere per Palermo ciò che è stato garantito a Torino e Napoli, finanziati con oltre un miliardo di euro ciascuno”.
Meloni: “Il reddito? Ti lascia nella poverta”
“Il reddito di cittadinanza ti prende nella tua povertà e ti lascia lì, perché quando finirà non sarà migliorata, non si sarà formato e non troverà lavoro. Per chi non può lavoro serve dignità, non politica che ti tiene legato con il Reddito di cittadinanza. Ma senza chi vota i M5s. C’è uno Stato che ti dice stai a casa a guardare la televisione”.