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La Lupa di Roma

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La Lupa di Roma

Giovanni Pizzo  |
venerdì 05 Gennaio 2024

Un anno di Governo: Giorgia Meloni sembra la Lupa che allatta "i piccoli fondatori di un nuovo mondo" nel suo discorso di fine anno.

La Meloni che affronta la conferenza stampa sembra la Lupa, quella di Roma, che allatta i piccoli fondatori di un nuovo mondo. La Lupa è un simbolo di coraggio, determinazione e maternità, molti di questi sono precipui istinti basici femminili. In più c’è una profonda intelligenza e visione di futuro, la Lupa allatta due piccoli di un’altra specie.

Nel caso della Meloni, persona certamente fuori dall’ordinario, da cui il suo resistente consenso nonostante le difficoltà ineludibili, questa scelta inclusiva di altre specie è improrogabile. I cuccioli della sua nidiata, da Del Mastro a Donzelli, solo per citarne i più visibili, ai Fidanza e Pozzolo, per ultimo Giambruno, non sono riusciti benissimo. Né sono meglio gli zii La Russa e Santanchè in quanto a immagine pubblica.

La carenza di una selezione di classe dirigente è il primo problema di un partito cresciuto troppo in fretta, perché i problemi non aspettano e il cerino è in mano sua. C’è finora un solo vantaggio, la totale mancanza di un’alternativa, ma non sono vantaggi eterni. E l’italiano è capace di votare altro, vedi il caso 5stelle, indipendentemente dalla credibilità.

La Lupa Meloni deve trovare alla svelta un Romolo e Remo, che sembra non siano Tajani e Salvini, se vuole costruire un nuovo mondo, fondativo di qualcosa. Se no rischierà di galleggiare per un triennio come hanno fatto altri prima di lei, prima dell’inevitabile delusione degli italiani scarsi di giudizio e corti di memoria. La cosa più pericolosa non sono i Pozzolo o i Verdini, è la crescita. Questa Finanziaria tiene i conti in piedi con una previsione di crescita che è doppia di quella pronosticata da tutti gli addetti ai lavori, ed i numeri sulla crescita non si possono taroccare. A giugno arriverà la sentenza non dei giudici ma dei mercati sul secondo trimestre e lì ci saranno i nodi gordiani di questa maggioranza. L’italiano vota per pancia, se è piena si mangia anche la minestra, se vuota salta la finestra.

Così è se vi pare.

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