Il mercato immobiliare siciliano continua a resistere, i dati - QdS

Mercato immobiliare, la “sorpresa” dell’economia siciliana: continua la crescita

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Mercato immobiliare, la “sorpresa” dell’economia siciliana: continua la crescita

Michele Giuliano  |
domenica 05 Novembre 2023

Nel 2022 oltre 90mila compravendite di beni immobili, il 6% del totale nazionale: un risultato importante, specialmente in tempo di crisi.

Il mercato immobiliare siciliano continua a resistere. Nonostante il secondo semestre del 2022 in tutta la Penisola abbia segnato un andamento negativo rispetto ai numeri dei primi sei mesi dello stesso anno, la Sicilia ha mantenuto un andamento in crescita.

I dati sono quelli forniti per il 2022 dal Consiglio nazionale del notariato, relativi alle attività degli studi notarili su tutto il territorio nazionale. Durante lo scorso anno in Sicilia sono state siglate 91.252 compravendite di beni immobili, il 6,31% del totale nazionale, con una densità di 1.888 atti per 100 mila abitanti. Il trend annuale è stato in crescita: la variazione tra primo e secondo semestre è stata dell’1,41%, contro una media nazionale del -2,44%, dato che si traduce nella prima inversione di tendenza registrata dal post-Covid.

I risultati del mercato immobiliare siciliano

Con tali numeri, la Sicilia si pone al settimo posto tra le regioni in termini di crescita, mentre quelle che sono le regioni in cui sono stati effettuati più atti notarili sono tendenzialmente in perdita. La Puglia è la regione con la maggiore perdita percentuale, che arriva al -8,07%, seguita dal Lazio a -6,85%. In termini assoluti, primeggia la Lombardia, che “perde” nella seconda parte del 2022 5.319 registrazioni notarili, per un importo percentuale del -3,74%. Se si guarda alla distribuzione regionale delle vendite di immobili per distribuzione sulla popolazione, è la Valle d’Aosta la regione più attiva, con 4.340 atti ogni 100 mila abitanti, seguita dalla Liguria a 3.439 e dal Friuli Venezia Giulia a 3.166. La Sicilia si trova, invece, in fondo alla classifica, superata soltanto dalla Campania, a 1516, e dalla Calabria, a 1628.

L’Isola primeggia nelle donazioni

Tutto cambia se si scende più nello specifico e si guarda alle donazioni immobiliari. Questa tipologia di passaggio di proprietà è tradizionalmente più frequente al Sud e nelle Isole, dove ne viene stipulata il 50,17%. In termini assoluti la regione con la percentuale maggiore di donazioni immobiliari è la Campania (13,38%), seguita da Sicilia (10,51%), Puglia (10,23%) e Lombardia (10,09%).

Nel rapporto tra atti e numero degli abitanti, comunque, si pone in cima alla classifica nel 2022 il Trentino Alto Adige con le sue 1026 donazioni ogni 100.000 abitanti, seguita dalla Valle d’Aosta (952), dalla Basilicata (819) quasi alla pari con la Calabria (807). La Sicilia si mantiene, invece, sulla media nazionale, e quindi in perdita, in riferimento alle compravendite di beni che godono della agevolazione prima casa. Se in Italia il calo nel secondo semestre del 2022 è stato del -6,98%, in Sicilia si è fermato poco sotto, al -6,83%.

Immagine di repertorio

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