Messina, costruire con i giovani una cultura ambientale - QdS

Messina, costruire con i giovani una cultura ambientale

Lina Bruno

Messina, costruire con i giovani una cultura ambientale

venerdì 08 Dicembre 2023

Comune, Città Metropolitana e Ufficio scolastico territoriale hanno presentato il protocollo d’intesa Eco Schools, finalizzato a sviluppare modelli di comportamento nuovi e innovativi sul fronte green

MESSINA – Studenti leader del cambiamento nelle loro comunità. Con il protocollo d’intesa Eco Schools siglato tra Comune, Città Metropolitana e Ufficio scolastico territoriale si vuole avviare anche nel messinese un processo per sviluppare l’apprendimento di modelli di comportamento attenti alla salvaguardia dell’ambiente, partendo dalle scuole per creare nuove generazioni di cittadini consapevoli su biodiversità, cambiamenti climatici, energia, trasporti, cittadinanza globale, salute e benessere, acqua e rifiuti.

Queste sono le tematiche su cui si fonda il programma della Fee Italia Ets (Foundation for enviromental education), con la scuola che diventa un laboratorio dove i ragazzi possono prendere coscienza delle questioni da elaborare, rilevando le problematiche e imposteranno le azioni necessarie per guidare il sistema verso l’eco sostenibilità. L’obiettivo è una nuova mentalità che dalla scuola si possa diffondere alle famiglie e al tessuto sociale, perché alle future generazioni sia garantito un pianeta più sano. Un percorso ambizioso che dovrà vedere impegnati gli istituti scolastici messinesi e l’Amministrazione comunale per definire le azioni da attivare attraverso specifici step a cominciare dalla nomina di referenti e la formazione di un eco comitato.

Per avere delle indicazioni anche tecniche sul percorso da fare, il sindaco Federico Basile ha voluto conoscere l’esperienza di Pescara, la prima città italiana a realizzare una Rete Eco School. Il sindaco Carlo Masci ha parlato delle politiche green della sua Amministrazione, dei risultati raggiunti, pur con le difficoltà iniziali nel fare accettare alla cittadinanza alcuni cambiamenti, specie nel sistema di mobilità. Una fase adesso per lui superata ma che sta vivendo Basile che da una parte è attaccato su piste ciclabili, cordoli e isole pedonali e dall’altra si ritrova con lavori nei parcheggi da rifare perché eseguiti male.

“Pescara – ha detto Masci – ha avviato un processo di crescita coinvolgendo i bambini e i ragazzi per determinare una svolta culturale, ma affinché la tutela ambientale di una città diventi uno status nei comportamenti è necessario che tutta la cittadinanza faccia propria la scelta del cambiamento e tutto parte dalla scuola, perché i giovani sono le staffette per trasmettere agli adulti la cultura ecosostenibile”.

I dirigenti degli istituti messinesi, ha ricordato Stello Vadalà, dirigente dell’Ufficio scolastico, sono molto sensibili a queste tematiche, fanno già molte attività legate all’educazione ambientale “e sicuramente daranno il loro apporto all’iniziativa”.

Sicuro di questo anche Pietro Currò, assessore comunale con delega alla Pubblica istruzione e Servizi scolastici, reduce da un tour nei vari Istituto dove ha incontrato presidi e personale.

I dirigenti scolastici invece, impegnati con progettazione di vario tipo, vogliono capire meglio come si dovrà tradurre in concreto questo protocollo. “L’Amministrazione comunale – ha precisato il sindaco Basile – ha già avviato importanti risultati con il progetto Messina 2030, che vede protagonisti i nostri studenti. Attraverso la definizione di linee teoriche e la loro messa in azione, Eco Schools si presenta come uno strumento ideale per la diminuzione dell’impatto ambientale della comunità scolastica e per la diffusione di buone pratiche ambientali tra i giovani, le famiglie, le autorità locali e i diversi rappresentanti della società civile, attraverso un percorso che culmina con la certificazione e l’assegnazione della Bandiera Verde”.

Questo riconoscimento per le scuole potrà arrivare dopo alcuni passaggi ma l’iniziativa in sé fa parte del percorso complesso che il Comune di Messina ha avviato per avere la Bandiera blu, certificazione che si ottiene se si è in regola con ben 32 parametri ambientali.

“Pescara ha dodici chilometri di costa – ha detto il sindaco Masci – e solo dopo impegno e lavoro durato anni abbiamo ottenuto la Bandiera Blu su 10 km di spiaggia. Messina ha imboccato la strada giusta verso la sostenibilità che deve investire ogni aspetto del sistema urbano e del tessuto sociale”.

Claudio Mazza, presidente Fee Italia ha spiegato tra l’altro che Eco Schools è l’unico programma riconosciuto e approvato su base internazionale ed è l’unico attualmente dedicato alle scuole che consente una certificazione basata sui principi di Emas II: “Conta all’attivo oltre venti milioni di studenti partecipanti ed è presente in 85 Paesi nel mondo, oltre a essere oggetto di approfondimenti da parte di molteplici Università, tra queste l’Harvard University”.

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