Messina, testa bassa e pedalare per cambiare la mobilità - QdS

Messina, testa bassa e pedalare per cambiare la mobilità

Lina Bruno

Messina, testa bassa e pedalare per cambiare la mobilità

giovedì 24 Agosto 2023

Il sistema pensato dall’Amministrazione prevede anche lo sviluppo delle ciclabili per cui sono stati recentemente avviati i relativi cantieri. Ma anche in questo caso le polemiche non mancano

MESSINA – “È un sistema di mobilità che si inserisce nella nostra visione di città: ogni progetto è funzionale a Pgtu e Pums e non realizzato perché ci sono risorse disponibili o costretti da direttive europee”. Lo ha tenuto a precisare Salvatore Mondello, vice sindaco e assessore alla Mobilità, in una recente intervista al QdS.

Sono tante le critiche che stanno piovendo sulla strategia dell’Amministrazione comunale. Prima sui parcheggi di interscambio, adesso sulle piste ciclabili i cui cantieri sono partiti qualche giorno fa. Si tratta dello step di un progetto ampio che prevede itinerari in tutta la città e che hanno come prioritario percorso quello da Giampilieri marina a Capo Peloro. Dopo la conclusione delle procedure burocratiche, nelle scorse settimane è stato consegnato all’azienda aggiudicataria l’appalto per il completamento del collegamento fra Villa Dante e Villa Mazzini. Il contratto fra il Comune e l’azienda che si è aggiudicata l’appalto, la Segnaletica Tre A di Atena Lucana, fu firmato a marzo ma la concomitante presenza di altri cantieri anche in centro ha consigliato uno spostamento in estate dell’avvio.

L’investimento del Comune sarà di 588 mila euro. Dopo la consegna dell’appalto sono scattati i quattro mesi nei quali dovrà essere completata l’opera, prevista per novembre. La prima parte del cantiere sarà realizzata dove già c’è una pista ciclabile, un tratto di circa 2,3 km compreso nel quadrilatero corso Cavour, via Garibaldi, via Cesare Battisti e via Tommaso Cannizzaro, nato con l’Amministrazione Accorinti ma mai decollato. Resistenze al cambiamento dei messinesi e poca chiarezza e decisione nell’Esecutivo alla base del fallimento di un sistema di mobilità sostenibile di cui si è discusso dal 2014 ma mai concretizzato.

In questo tratto, come negli altri che saranno realizzati ex novo, la pista ciclabile sarà protetta dall’invasione della auto o di altri mezzi con due cordoli che delimiteranno la pista ciclabile e la corsia preferenziale per i bus. Saranno di gomma, alti una decina di centimetri e sormontabili dai mezzi di soccorso, se dovesse rendersi necessario. Si eviteranno, non soltanto le invasioni dei mezzi ma anche il parcheggio selvaggio, abitudine mai tramontata, nemica della viabilità in centro e che si sta cercando di combattere in tutti modi, con la presenza dei vigili ma, dato il numero esiguo di agenti, soprattutto con interventi che servono a dissuadere gli automobilisti a parcheggiare ovunque, non solo in doppie file che restringono le carreggiate più grandi ma anche negli angoli delle traverse e nelle aree riservate ai disabili.

In diversi punti la corsia per le bici sarà allargata, come sulla via Garibaldi, dove lo spazio per le due ruote passa da 90 centimetri a due metri. Sono i cordoli, la cui installazione è già iniziata sul corso Cavour, a fare scatenare le polemiche, in particolare sui social, con messinesi divisi tra chi plaude e chi evidenzia le conseguenze di questa delimitazione.

In molti, temono che la presenza dei cordoli possa incrementare il caos quando riapriranno le scuole anche se la carreggiata percorribile non è cambiata, solo che adesso è più difficile infrangere le regole, con sorpassi e pericolose invasioni. Altri muovono perplessità sulla presenza dei cordoli anche laddove sono previste le fermate degli autobus e questo potrebbe creare difficoltà ad anziani e a chi non deambula bene. L’Amministrazione è disposta a prendere in considerazione le critiche costruttive, come ha già fatto con le isole pedonali di Sant’Agata dove si è intervenuti con delle modifiche sul progetto iniziale, e sul viale San Martino dove da settembre si procederà con la sperimentazione della Ztl e la chiusura strutturale tutti i giorni della settimana di quel tratto di viale dove negli scorsi mesi si era ceduto alle richieste dei commercianti che volevano si limitasse il traffico solo ai fine settimana.

“Non abbiamo avuto nessuna proposta unitaria su cui discutere – aveva detto Mondello – procederemo con la definitiva attivazione come era stata progettata nel Pgtu”.

Anche sui cordoli i commercianti sono divisi e chi li critica fa riferimento a ricadute economiche non sempre supportate da dati.

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