Messina, le linee guida del nuovo Piano generale traffico urbano - QdS

Messina, le linee guida del nuovo Piano generale traffico urbano

Lina Bruno

Messina, le linee guida del nuovo Piano generale traffico urbano

venerdì 21 Febbraio 2020

Il Piano generale del traffico urbano punta a migliorare l’assetto viabile in chiave sostenibile. Entro sessanta giorni i soggetti portatori d’interesse potranno suggerire delle variazioni

MESSINA – È ancora una stesura provvisoria, ma traccia già le linee del futuro assetto della mobilità urbana che sarà messo a sistema dal Pums (Piamo urbano della mobilità sostenibile). Il Pgtu (Piano generale del traffico urbano) presentato al Palacultura, dopo la fase di studio e analisi sviluppata dalla Tps Pro, la società di ingegneria di Perugia che ha avuto l’incarico nel 2018, è sottoposto adesso alle controdeduzioni di cittadini e associazioni, che diventano così parte attiva nella realizzazione di uno strumento importante di pianificazione, previsto dall’art. 36 del Codice della strada, che serve per migliorare l’assetto viabile in chiave sostenibile.

“Rappresenta – dice Salvatore Mondello, vice sindaco e assessore alla Mobilità – un notevole cambio culturale nel modo di vivere la città. Capisco che molte scelte impattano sulle abitudini dei messinesi, ma se vogliamo una città innovativa dobbiamo ragionare in modo diverso”.

Mondello avverte che fare accettare il 75% in più di aree pedonali e istituire Ztl in molte arterie del centro, che sono i due assi principali di questo piano, non sarà semplicissimo, anche perché se non si realizzano alcune precondizioni sarà difficile dare seguito ai provvedimenti disegnati.

Fondamentali i parcheggi d’interscambio e il rafforzamento del trasporto pubblico. “Ci sono 15 parcheggi – sottolinea il vice sindaco – finanziati nei mesi scorsi e per cui stiamo procedendo con la progettazione. Siamo alla fase esecutiva e a questi se ne aggiungeranno altri per un complessivo di 28 con i quattro extra del Pgtu”.

Sarà compito della nuova Atm Spa gestire le Ztl e rafforzare la linea tramviaria dimezzando quindi i tempi di percorrenza e attesa. Previsto anche l’acquisto di nuovi bus elettrici per supportare le Ztl.

Il nodo più difficile da sciogliere è comunque quello delle isole pedonali, perché ci sono già state le prime prese di posizione contro la nuova visione prospettata. “Si parte dalla zona portuale – afferma Guido Marino, direttore tecnico della Tps Pro – che per trecento giorni l’anno sarà aperta alla libera fruizione e da qui si aprirà una interconnessione pedonale con aree limitrofe a piazza Cairoli e piazza Duomo, già chiuse al traffico. Viene data la priorità a una mobilità lenta, che permette di riappropriarsi della città. Il commercio è messo a dura prova sia dall’e-commerce che dall’apertura di centri commerciali, quindi l’unica risposta è ridefinire i nuovi centri di aggregazione sociale in cui le persone non solo si ritrovino ma possano anche fare acquisti”.

A qualcuno non piace però l’ipotesi di pedonalizzare una parte di via Garibaldi e non piace l’esclusione dalla chiusura di viale san Martino e via dei Mille, quest’ultima storica arteria commerciale che da 17 anni sogna di diventare un’isola permanente, ma che deve accontentarsi di essere Ztl.

Erano molti i soggetti portatori d’interesse al Palacultura, dove si sono toccati però solo una parte dei punti più controversi. Ordini professionali e categorie imprenditoriali preferiscono avere una visione più approfondita e analitica delle tavole presentate prima di presentare proposte alternative. “Da febbraio a dicembre 2019 – spiega Mondello – ci sono pervenute 46 proposte di modifica che abbiamo recepito. Accogliamo suggerimenti, idee e proposte della città nelle sue varie componenti, tenendo conto dei parametri tecnici. Il Piano non è rigido, ma dinamico e prevede aggiornamenti”.

Le osservazioni dovranno pervenire al sito del Comune entro sessanta giorni e solo dopo si potrà avviare la fase conclusiva della redazione del documento con il passaggio in Commissione e quindi in Consiglio comunale. Il Piano generale del traffico urbano, che avrà la durata di due anni, disegna un sistema che punta in particolare a migliorare la circolazione e la mobilità pedonale e ciclabile e ad aumentare la sicurezza stradale; vuole favorire il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento e incrementare il trasporto pubblico collettivo e la fruibilità e salvaguardia delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche presenti nel territorio comunale.

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