Pronto soccorso Policlinico di Messina, obiettivo ottobre 2023 - QdS

Pronto soccorso Policlinico di Messina, obiettivo ottobre 2023

Lina Bruno

Pronto soccorso Policlinico di Messina, obiettivo ottobre 2023

venerdì 16 Giugno 2023

Dopo i ritardi e le denunce del rettore Cuzzocrea i cantieri, come spiegato dal rup Alleruzzo, stanno andando avanti. Rassicurazioni anche dallassessore Volo: “Recuperiamo il tempo perduto"

MESSINA – I lavori dovevano essere completati molti mesi fa, ma dei pannelli fanno ancora da recinzione a un cantiere che, almeno a prima vista, non sembra operativo. Parliamo del Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera universitaria Gaetano Martino, una struttura fondamentale le cui opere di ampliamento e ammodernamento erano state inserite e finanziate tra quelle volute in piena emergenza Covid e quindi da completare in tempi brevi.

C’è un soggetto attuatore istituito dal Governo Musumeci nel 2020 che doveva proprio occuparsi, usufruendo di poteri commissariali, degli interventi connessi al potenziamento della rete ospedaliera per contrastare la pandemia. Ma non ci sono stati grandi risultati e il primo provvedimento nel settore sanità preso dal presidente della Regione Renato Schifani è stato, a ottobre, la revoca all’ingegnere Tuccio D’Urso dall’incarico di soggetto attuatore del potenziamento e delle opere del piano della rete ospedaliera del ministero della Salute. Revoca che riguarda anche il ruolo di D’Urso quale coordinatore della struttura tecnica di supporto e rup delle opere. Contestualmente è venuta la nomina a capo della struttura dell’architetto Salvatore Lizzio, dirigente generale del Dipartimento tecnico della Regione. Il QdS ha chiesto al soggetto attuatore dei chiarimenti ma Lizzio ha preferito far rispondere a Nicola Alleruzzo, rup e ingegnare capo del Genio civile di Messina.

Il completamento lavori previsto per ottobre 2023

I lavori stanno continuando – spiega il dirigente – l’impresa è in ordine, se non lo fosse l’avremmo messa in mora e rescisso il contratto. Non ci sono ritardi come si vuole fare intendere, ci sono i tempi normali della conduzione di un lavoro pubblico. Se poi si vuole guardare nel complesso che questi lavori sono cominciati nel 2021 e dovevano già essere ultimati è un altro discorso. Le posso dire adesso che il completamento dell’opera è prevista per ottobre 2023. L’impresa è in cantiere, anche se qualcuno dice il contrario, stiamo portando delle attrezzature importanti, stiamo completando quest’ultima perizia su una zona in cui saranno collocate queste macchine”.

Alleruzzo però non può assicurare che quello del Pronto soccorso del Policlinico non è mai stato un cantiere fermo: “Ho ereditato questa funzione da circa un anno e se prima c’è stata qualche mancanza non lo so. Da quando ci sono io l’impresa ha sempre lavorato, certo con tutti gli intoppi che ci possono essere nella conduzione di un lavoro complesso come questo”.

All’inizio di giugno il QdS era andato a verificare la presenza di attività ma dalla fessura dei pannelli non sembrava ci fosse grande attività all’interno. “Nel cantiere non si può accedere e dall’esterno non è possibile vedere – obietta Alleruzzo – in ogni caso è probabile che in quel momento fossero in atto interventi che non richiedevano una presenza numerosa di operai. Forse all’inizio qualche inerzia c’è stata, a quanto mi dicono non erano arrivati i soldi dal Ministero, e quindi forse l’impresa lavorava a rilento, ma per quel che mi riguarda non ci sono stati problemi. Ho pagato regolarmente gli stati di avanzamento e la ditta è andata avanti”.

In questi tre anni si sono allungati i tempi di consegna e sono lievitati anche i costi, dai circa 4 milioni di euro di iniziali infatti si è passati a quasi 7 milioni. “È un problema del soggetto attuatore – spiega ancora Alleruzzo – reperire le altre somme. Sarà possibile dalle economie degli altri interventi previsti e magari non effettuati, oppure chiederà alla Regione di contribuire con fondi propri. Le perizie sono state tutte approvate e quindi le risorse si devono reperire. Nel finanziamento poi non ci sono solo interventi ma anche l’acquisto di attrezzature in buona parte già comprate e che devono essere installate”.

Tanti i disagi per gli utenti

Sono però tanti i disagi che l’azienda e l’utenza stanno subendo. Nel Padiglione C sono stati adibiti dei locali a Pronto soccorso, una sistemazione provvisoria che si protrae ormai da tre anni e sicuramente insufficiente e inadatta a affrontare le emergenze che ogni giorno il Policlinico deve affrontare. Anche per questo sull’intera vicenda ha preso spesso una dura posizione il rettore Salvatore Cuzzocrea, “uomo del fare”.

“Sono solo a combattere – ha affermato – quanto sta succedendo è inaccettabile, non si può tollerare. Se si è sbagliato il progetto, chi è responsabile deve pagare la penale”.

Non sono state poche le sollecitazioni che il rettore, insieme a Giampiero Bonaccorsi, commissario dell’Aou, hanno fatto agli uffici regionali nei mesi scorsi senza ottenere riscontri concreti. Ora si spera che le promesse vengano mantenute e le tempistiche rispettate.

A rassicurare sul futuro, infine, anche l’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo, che interpellata dal QdS ha spiegato come “i ritardi segnalati dal magnifico rettore rappresentano un problema serio, che dispiace a tutti. Confidiamo in maniera totale nell’operato del nuovo soggetto attuatore, che sta lavorando ormai da mesi per recuperare il tempo perduto”.

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