Messina, il sindaco De Luca si promuove e guarda al futuro - QdS

Messina, il sindaco De Luca si promuove e guarda al futuro

Lina Bruno

Messina, il sindaco De Luca si promuove e guarda al futuro

venerdì 14 Agosto 2020

Il primo cittadino ha presentato nei giorni scorsi una relazione sui primi due anni di mandato. Nel mirino un nuovo Piano di riequilibrio che potrebbe essere presentato a gennaio

MESSINA – Il suo secondo anno lo ha sintetizzato in due relazioni in cui si promuove a pieni voti. Il Comune ha ritrovato la sua normalità, secondo il sindaco Cateno De Luca, e la Città Metropolitana è diventata un punto di riferimento nella gestione e programmazione.

Sui social, però, le sue esternazioni nelle dirette, anche se continuano ad avere buoni riscontri, non suscitano più il grande entusiasmo dei mesi scorsi e c’è un’opposizione che continua a bocciare il suo operato così come un buona parte del sindacato.

A offuscare il clima di positiva aspettativa sul report del secondo anno di mandato che De Luca aveva cercato di costruire nelle scorse settimane, dopo il rimpasto in Giunta, ci ha pensato l’alluvione dello scorso fine settimana, che ha mandato in tilt l’intera città e ha evidenziato una delle grandi vulnerabilità di cui soffre Messina, che neppure l’Amministrazione guidata dall’attuale sindaco ha saputo risolvere. Strade trasformate in fiumi, una frana sulla Panoramica che ha travolto le auto in transito, per fortuna senza gravi conseguenze, e che ha spezzato in due la città.

Uno scenario che ha scatenato l’opposizione – M5s e Pd in particolare – ma anche esponenti di altri gruppi, di solito più attendisti di fronte all’operato del sindaco, che hanno attaccato l’Amministrazione per non avere in due anni risolto una criticità che mette a rischio, a ogni pioggia e senza bisogno che sia una bomba d’acqua, l’incolumità dei cittadini.

Il sindaco ha risposto alle accuse sui social a suo modo, senza risparmiare insulti agli amministratori precedenti, unici colpevoli a suo dire del disastro in cui versa il territorio, con toni che piacciono sempre meno anche ai suoi fan. Così le relazioni presentate, complice forse anche la stasi di agosto delle attività di palazzo, non ha innescato alcun dibattito né un contraddittorio per mettere in discussione dati e cifre elencate da Cateno De Luca e scelte che lungo il percorso amministrativo hanno cambiato direzione (come quella di avere una figura unica di segretario/direttore generale).

“Certi ritmi – ha spiegato il sindaco motivando la nomina di Federico Basile a direttore generale – non si possono sostenere, soprattutto quando si apre una fase in cui l’attenzione deve essere alta. Questa scelta è una precauzione e un rafforzamento di due ruoli, che adesso devono essere necessariamente distinti. Non è stato indolore tagliare soldi ai dirigenti. Bisogna stare attenti alle conseguenze di certi atti”.

In primo piano De Luca ha messo il risanamento economico. “Questo – ha detto – era un Comune con 550 milioni di debiti. Finora è stato rispettato il 100% del Piano di riequilibrio. Abbiamo tagliato milioni di debiti e siamo arrivati a oltre 800 transazioni, grazie anche al Consiglio comunale. Abbiamo sgonfiato il Piano di riequilibrio che oggi vale 142 milioni di euro. Partivamo da 550 milioni”.

Adesso De Luca ha nel mirino un nuovo Piano di riequilibrio, che vorrebbe presentare a gennaio. “Stiamo accantonando 80 milioni l’anno – ha sottolineato – per pagare i debiti del passato. Se abbiamo i bilanci a posto è perché abbiamo saputo far quadrare i conti”.

Anche alla Città metropolitana, secondo De Luca, si è fatto un grande lavoro per sistemare i conti, malgrado qui il pericolo del dissesto non derivasse da debiti prodotti dall’Ente ma dal prelievo forzoso dello Stato. Messina, come sottolineato dal sindaco, è l’unica Città Metropolitana siciliana ad aver approvato il Bilancio di previsione (ad aprile) e quello consuntivo (a maggio). Predisposto anche il programma per l’apertura di 115 cantieri entro il 31 dicembre 2021 per una spesa complessiva di 370 milioni di euro.

“Le statistiche – ha concluso De Luca – dimostrano che Messina è la prima in termini di performance, la seconda in ambito nazionale per la capacità di spesa. La serenità in cui si trova l’Ente permetterà di programmare e rendere disponibili tutte le nuove risorse, con una visione strategica che ridistribuisce i ruoli organizzativi per eliminare tutto ciò che non è produttivo e renderlo flessibile e ripartire con interventi e occupazione”.

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