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Metaverso, un italiano su due pronto a utilizzarlo subito: il sondaggio

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Metaverso, un italiano su due pronto a utilizzarlo subito: il sondaggio

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sabato 22 Ottobre 2022

Il 52% degli intervistati, cioè più di uno su due, sarebbe propenso ad utilizzare già da domani questa realtà virtuale.

Il Metaverso non è più uno spazio virtuale sconosciuto ai più, anzi, tre italiani su quattro ne hanno sentito parlare e ben il 52% degli intervistati, cioè più di uno su due, sarebbe propenso ad utilizzare già da domani questa realtà virtuale che con l’ausilio di guanti e visori digitale rende possibile fare qualsiasi cosa, assistere a una partita, ascoltare un concerto, fare una passeggiata in una città diversa da quella in cui si vive, partecipare a una riunione di lavoro, in modo assolutamente realistico, ossia con la sensazione di essere effettivamente presenti sul luogo.

Metaverso, la ricerca dell’Istituto Piepoli

Il dato è emerso da una ricerca curata dall’Istituto Piepoli e presentata nella giornata conclusiva del Festival del vitale popolare che si è svolto a Torino organizzato dalla Fondazione Italia Torino. Un dato che dimostra quanto il digitale da strumento d’élite, si sia trasformato nel corso del tempo in strumento sempre più popolare.

Basti pensare, rileva ancora lo studio, che se qualche hanno gli strumenti più utilizzati dagli italiani erano per lo più i social network e i siti, oggi il digitale sta estendendo le proprie aree di applicazione tanto che un italiano su cinque tra gli under 54 anni afferma di utilizzare nella propria quotidianità lavorativa le piattaforme per fare le call mentre podcast e videogame solo quale anno fa appannaggio esclusivo dei giovani oggi sono di massa tra le persone di età compresa tra i 35 e 54 anni.

Infine, per quanto riguarda l’informazione, la ricerca sottolinea che i giovani da sempre utilizzano maggiormente i social network ma il 40% degli over 54, persone, dunque, non native digitali, si informano attraverso il medesimo strumento dei più giovani mentre le chat non sono più considerate uno modo per parlare con gli altri ma uno strumento di informazione dal 10% degli italiani e quasi dal 20% dei più giovani.

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