Migranti, salvataggi e denunce, torna l'emergenza umanitaria - QdS

Migranti, salvataggi e denunce, torna l’emergenza umanitaria

redazione web

Migranti, salvataggi e denunce, torna l’emergenza umanitaria

domenica 02 Maggio 2021

Le violazioni dei diritti umani della Guardia costiera libica filmate da SeaWatch, che intanto ne salva altri 97. Al via i trasferimenti a Lampedusa dopo lo sbarco di 723 persone. E la Lega protesta

Il Mediterraneo, con il miglioramento delle condizioni atmosferiche, torna a riempirsi di disperati che fuggono dalle violenze in Libia tentando di attraversare il mare.

Tra il trenta aprile e il primo maggio a Lampedusa sono stati registrati sei sbarchi consecutivi , per un totale di 723 migranti, che hanno trovato posto nell’hotspot di contrada Imbriacola.

Lampedusa sovraffollata

Sulla nave quarantena “Allegra”, già in rada davanti all’isola, sono stati trasferiti già 260 migranti e per stamattina la Prefettura di Agrigento ha già pianificato che altri 190 vengano imbarcati sul trashetto per Porto Empedocle e poi condotti al Cara di Caltanissetta.

Tutti i migranti sbarcati, assistiti dal personale dell’Usca, sono stati sottoposti a tampone rapido anti-Covid.

Altri migranti a Pozzallo

Altri 49 i migranti, tra i quali alcuni minori, sono sbarcati ieri nel porto di Pozzallo (Ragusa) dalla nave “Cà Foscari” della Marina Militare che li ha soccorsi al largo delle coste libiche.

Gli adulti sono stati trasferiti in un Centro ad Augusta mentre i minori sono stati affidati a strutture di accoglienza locali.

Ocean Viking ad Augusta

E oggi dovrebbe giungere nel porto di Augusta, nel Siracusano, la Ocean Viking, nave della Ong europea Sos Mediterranee, per sbarcare le 236 persone salvate da due gommoni in difficoltà martedì scorso.

Molti dei sopravvissuti a bordo della Ocean Viking hanno raccontato le violenze che hanno subito in Libia per mano dei trafficanti.
Vedendo la fragilità dei gommoni in cui avrebbero dovuto imbarcarsi e le onde alte di quella notte, molti di loro hanno avuto paura ma sono stati picchiati e costretti a salire a bordo.
Tra di loro anche quattro fratelli e sorelle, bambini di dai dieci ai diciassette anni, che viaggiavano da soli sono stati percossi dai trafficanti.

Gravissima emergenza umanitaria

Ma l’emergenza umanitaria è gravissima: gli ultimi due barconi diretti a Lampedusa sono stati bloccati ieri a dodici miglia dalla costa dalle motovedette della Guardia costiera.
La prima imbarcazione, con a bordo cento persone, fra cui cinque donne, è stata lasciata alla deriva. Stessa sorte anche per la “carretta del mare” di otto metri, con a bordo 51 uomini verosimilmente tunisini.

Intanto Sea Watch Italia ha denunciato maltrattamenti e violenze della “cosiddetta Guardia costiera libica” ai danni di migranti.

“Persone in pericolo – ha raccontato la Ong, mostrando su twitter un breve ma terribile filmato di una motovedetta libica che abborda un gommone carico di persone – sono state picchiate e costrette con la forza a tornare nell’inferno da cui fuggivano. L’equipaggio di #SeaWatch4 ne è stato testimone e ha documentato i fatti con immagini”.

Seawatch è intanto alla ricerca di un porto sicuro: dopo aver soccorso ieri altre 97 persone che da tre giorni erano alla deriva su una barca di legno a due piani, sono oltre quattrocento i naufraghi a bordo della nave dell’Ong.

La propaganda della Lega

Intanto la Lega ne approfitta per fare un po’ di propaganda: senza tornare sulla bufala salviniana dei “porti chiusi”, il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, rimanendo sul generico, ha affermato che “diventa prioritario affrontare il flusso dei migranti dalla Libia e dalla Tunisia, per rispetto dell’Italia e per la sicurezza degli Italiani: contrastare scafisti, trafficanti e organizzazioni criminali è un dovere dell’esecutivo, nell’indifferente silenzio della Ue”.

E chiede “un confronto immediato con il capo del Governo”.

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