Milazzo, duro scontro sul tema personale. Sindacati e sindaco Formica ai ferri corti - QdS

Milazzo, duro scontro sul tema personale. Sindacati e sindaco Formica ai ferri corti

redazione

Milazzo, duro scontro sul tema personale. Sindacati e sindaco Formica ai ferri corti

martedì 10 Settembre 2019

Per i rappresentanti dei lavoratori “il Comune è alla deriva”. La replica: “Non sanno di cosa parlano”. Il primo cittadino ha replicato duramente a una lettera da parte del Csa provinciale

MILAZZO (ME) – “Il Comune è ormai una barca alla deriva e con l’Ente rischiano di naufragare la città e i dipendenti, in particolare i contrattisti, questi ultimi sempre più vicini al baratro dell’interruzione dei rapporti”. Così si sono espressi nei giorni scorsi, tramite una nota, i rappresentanti del sindacato Csa.

Nel documento in questione il segretario provinciale, Santino Paladino, ha chiesto l’attivazione di un tavolo permanente, rammentando al sindaco Giovanni Formica gli impegni assunti e non mantenuti, soprattutto in merito all’avvio della stabilizzazione (con la promessa fatta nel corso degli ultimi Consigli circa la predisposizione del Piano triennale dei fabbisogni e la modifica del regolamento per le assunzioni) e alla definizione dei Contratti decentrati (fermi al 2010).

Una presa di posizione che non è affatto piaciuta al primo cittadino, il quale ha replicato a muso duro alle osservazioni dei rappresentanti dei lavoratori. “Quando un sindacato esprime simile mediocrità – ha detto – la Pubblica amministrazione rischia davvero di morire. Il Csa provinciale, come è capitato altre volte, non sa di cosa parla e invece di studiare si affida a proclami vuoti di significato e di pregio giuridico che hanno l’unica finalità di segnalare che la sigla esiste ancora”.

I lavoratori a tempo determinato – ha aggiunto – non corrono alcun rischio di vedere interrotto il rapporto di lavoro. Questo perché, mentre il buon segretario probabilmente era in ferie, l’Amministrazione ha adottato in Giunta lo schema di Bilancio 2018-2020 che consente la copertura finanziaria delle proroghe anche per il prossimo anno, purché si avviino le procedure di stabilizzazione entro quello corrente”.

Il Csa ha denunciato anche gravi carenze d’organico della macchina burocratica e anche su questo punto Formica non si è tirato indietro. “I vuoti di organico – ha detto – sono enormi, è vero. E io per primo ho denunciato che se non cambieranno le norme che allo stato impediscono le assunzioni, molti Comuni sono destinati a chiudere i battenti, ma il prezzo vero di questa condizione folle è, in realtà, pagato più che dai dipendenti, dai cittadini che vedono peggiorare la qualità dei servizi. Quanto al Piano triennale del fabbisogno del personale, è certo che lo faremo, ma non avrebbe avuto alcun senso concentrarsi nella predisposizione di un atto che, senza gli strumenti finanziari che ci accingiamo ad approvare, non avrebbe potuto prevedere alcuna stabilizzazione, né nel 2019 né nel 2020”.

“Peraltro – ha aggiunto il sindaco di Milazzo – al momento, qualsiasi ipotesi di reclutamento verrebbe sonoramente bocciata dalla Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali presso il ministero dell’Interno, sempre per via della mancanza dei bilanci”.

“Di certo – ha concluso Formica – finché questi saranno i toni e la qualità degli argomenti agitati, non mi renderò disponibile ad alcun confronto e men che meno a un tavolo permanente, che sarebbe una clamorosa perdita tempo. Trovo assai più utile per il personale e per la città continuare a lavorare, come sempre senza alcun contributo da parte del Csa, per accorciare i tempi che ci separano da una normalizzazione del Comune che è ormai a portata di mano”.

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