Da qualche settimana si registrano anche dei casi in Italia.
Anche in Italia si è diffusa la variante Kawasaki del Norovirus, che sta portando a un aumento vertiginoso delle gastroenteriti. Molto contagiosa e particolarmente veloce nella trasmissione, il virus è al centro dell’attenzione degli esperti di tutto il mondo.
Secondo l’Oms, circa 700 milioni di persone ogni anno vengono contagiate dai Norovirus e la variante Kawasaki sembra essere una delle più potenti. E no, non è esattamente la solita influenza stagionale. Tra i Paesi più colpiti dai contagi c’è il Regno Unito, ma la nuova variante nelle scorse settimane è arrivata anche in Italia.
Cos’è il Norovirus Kawasaki
I norovirus appartengono alla famiglia dei Caliciviridae, virus a singolo filamento di Rna, e – secondo l’Istituto Superiore di Sanità – “rappresentano uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica”. La Kawasaki (variante isolata nel 2015 in Giappone, nome scientifico GII.17) è una delle varianti più recenti e veloci nella trasmissione ed è all’origine del boom di gastroenteriti registrato in molti Paesi – come UK e Stati Uniti – negli scorsi mesi. Anche in Italia ci sono dei casi, anche se fortunatamente al momento non c’è alcuna allerta sanitaria.
Trasmissione, sintomi e decorso
Il Norovirus Kawasaki è altamente infettivo: ISS conferma che “bastano 10 particelle virali per dare vita a un’infezione” e che “data la sua persistenza nell’ambiente” è anche difficile da controllare. Nella maggior parte dei casi, però, la trasmissione avviene mediante il consumo di acqua o alimenti contaminati.
Il periodo di incubazione dei Norovirus è in genere di 12-48 ore e l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. Tuttavia, ci sono casi in cui i disturbi a livello gastrointestinale possono perdurare per settimane. In genere i sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti, e cioè nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa, crampi addominali. In alcuni casi, può esserci anche leggera febbre.
Le misure di prevenzione
In caso di contrazione del Norovirus Kawasaki, è fondamentale assumere molti liquidi “per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea”. Per i soggetti più a rischio di complicazioni – anziani, bambini e persone fragili – è fondamentale tenere sotto stretto controllo la situazione e rivolgersi al medico in caso di peggioramenti. Non esistono – al momento – trattamenti specifici o vaccini preventivi.
L’arma migliore contro il virus è la prevenzione. I consigli dell’ISS sono quelli tipici della prevenzione delle intossicazioni alimentari:
- Lavare bene le mani prima di toccare cibi;
- Evitare di stare a contatto con cibo e acqua contaminati o quando si è affetti da gastroenteriti (fino a tre giorni dopo la guarigione);
- Lavare e disinfettare materiali e superfici con cui viene a contatto la persona con norovirus;
- Prestare attenzione alla provenienza di cibi e bevande;
- Eliminare tutte le scorte alimentari che potrebbero essere state contaminate;
- tenere separati i soggetti che portano pannolini e pannoloni, soprattutto in asili e case di riposo, dalle aree dove viene preparato e distribuito il cibo.
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Immagine di repertorio