Una nuova gestione dei beni comuni per Modica - QdS

Una nuova gestione dei beni comuni per Modica

redazione

Una nuova gestione dei beni comuni per Modica

Pierpaolo Galota  |
mercoledì 03 Maggio 2023

Approvato un Regolamento, fortemente voluto da cittadini e associazioni, che punta sulla condivisione: Amministrazione e territorio collaboreranno su progetti e iniziative di valorizzazione

MODICA (RG) – Il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani è realtà. Questo importante documento proposto e portato avanti dall’Associazione Modicaltra – Spazio di comunità, insieme a tanti altri cittadini e associazioni, è stato finalmente approvato all’unanimità dal Consiglio comunale.

“Oltre che per l’approvazione dell’atto in sé, siamo felici per la partecipazione plurale e, soprattutto, per la spinta ricevuta in modalità e con energie diverse, da tanti cittadini che hanno a cuore il bene della nostra amata cittàspiega al Quotidiano di Sicilia Giovanni Modica Scala, presidente dell’Associazione -. È stata una grande sorpresa e ulteriore motivo di convinzione rispetto alle intenzioni ed azioni intraprese, conoscere e constatare che c’è un humus sociale vivo e anche desideroso di riappropriarsi della cosa pubblica. Ringraziamo tutti quelli che hanno creduto a questa spinta dal basso con la propria partecipazione che è andata ben oltre le firme raccolte, e le istituzioni, per avere dato seguito ai propri impegni”.

Il Regolamento, nato da un’assemblea collettiva cui la scorsa estate hanno preso parte più di 660 cittadine/i, è frutto della partecipazione, della condivisione e della spinta dal basso che ha portato i frutti sperati dai diversi attori coinvolti, come: Mondo in Fermento, ANPI Modica, Coop. Soc. Alberto Portogallo, Artisti Associati – Matt’ Officina, Piccoli Fratelli ODV, Ass. Culturale FAME, Loto Fiorito – Bardi di Sardivan, Libera presidio di Modica, Archivio degli Iblei, In Divenire A.N.W.I, Avis, Collettivo Edera, Anffas Modica, Fab Lab modica, Ass. Culturale Condomino Fotografico, We Care, Crisci Ranni, Ass. Culturale Herakles, Caritas di Noto, Rimboschiamo, Ass. Piero Iemmolo.

Si tratta di uno strumento proposto all’Amministrazione per dare un nuovo slancio alla vita democratica della città e offrire soluzioni efficaci ai problemi, attraverso i patti di collaborazione. Lo strumento trae origine dall’art. 118 della Costituzione dove si afferma che i cittadini, singoli e associati, devono essere sostenuti dalle istituzioni nello svolgimento di attività che mirano all’interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà. Così il patto di collaborazione, perno centrale del Regolamento, è un modello di amministrazione condivisa che stabilisce un rapporto nuovo tra cittadini e istituzioni, una collaborazione tra soggetti che si relazionano alla pari.

“Adesso – sottolinea Modica Scala – inizia per i beni comuni la parte più complessa ma anche più eccitante: passare dalla forma alla sostanza, individuando insieme nuove vite per gli spazi abbandonati. Siamo arrivati a questo piccolo ma importantissimo traguardo attraverso una costante e condivisa formazione che continua attraverso la Campagna ‘fuori dal comune’ già iniziata poche settimane fa”.

Il documento, cui sarà dedicata una sezione nel sito del Comune, sarà sottoposto a un periodo di sperimentazione e valutazione biennale.

Sono più di 250 i Comuni italiani che hanno già adottato dei regolamenti simili facendo proprio uno strumento generativo di tanti progetti che hanno portato alla fruizione di spazi, diritti e servizi. Luoghi abbandonati hanno ricevuto nuova vita e slancio. Un percorso importante necessario per contribuire alla nascita di una nuova cultura civica.

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