L'accusa per il palermitano 22enne è passata da omicidio intenzionale a omicidio colposo. Si indaga ancora sulla morte di Nino e Francesca.
Riconosciuta l’attenuante dei disturbi mentali ad Andrea Cardinale, il palermitano di 22 anni accusato dell’omicidio dei due fidanzati messinesi Francesca Di Dio e Nino Calabrò, uccisi a Thornaby-on-Tees in Inghilterra.
Il giovane dovrà rispondere del reato di omicidio colposo.
Omicidio fidanzati in Inghilterra, disturbi mentali come attenuante
Pare che la Corte britannica che si occupa del processo sul duplice assassinio avvenuto lo scorso anno abbia deciso di ammettere l’attenuante dei disturbi mentali. L’accusa per il 22enne indagato, quindi, è passata da omicidio intenzionale a omicidio colposo.
Il 22enne avrebbe assistito alla sentenza collegato in videoconferenza dal carcere di Teesside Crown Court, dove si trova da poco dopo la tragedia.
La ricostruzione
Proseguono le indagini sull’omicidio dei due fidanzati. Le vittime Nino Calabrò (25 anni) e Francesca Di Dio (20 anni), entrambi della provincia di Messina (rispettivamente di Barcellona Pozzo di Gotto e Montagnareale), sarebbero stati massacrati a martellate nell’abitazione del 25enne a Thornaby-on-Tees.
Il padre del ragazzo fermato, che pare fosse un ex coinquilino di Calabrò, avrebbe scoperto i corpi e avvisato la polizia. Non è mai stato chiarito il reale movente dell’atroce delitto. Pare che il presunto assassino soffrisse di crisi depressive e questo sarebbe stato all’origine dell’impeto di violenza che ha distrutto i sogni e il futuro dei due giovani innamorati. L’omicidio è avvenuto poco prima di Natale.
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