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Omofobia, coppia gay aggredita a Palermo da baby gang

redazione web

Omofobia, coppia gay aggredita a Palermo da baby gang

domenica 30 Maggio 2021

I due, torinesi, picchiati nel centro storico sol perché si tenevano per mano. Uno dei due in ospedale. Sequestrati i filmati delle telecamere di sorveglianza. La solidarietà della politica

Un’ennesima aggressione omofoba, stavolta a Palermo, dove ieri sera una coppia di gay colpevole soltanto di tenersi per mano è stata aggredita da una baby gang che ha ferito uno di loro, finito in ospedale

Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, il gruppo di ragazzini, probabilmente in gran parte minorenni, ha circondato la coppia vicino via Maqueda, nel centro storico della città.

I due, di Torino, erano in vacanza nel capoluogo e stavano cercando un albergo.

La banda li avrebbe prima dileggiati e insultati perché i due si tenevano per mano, poi li hanno circondati e malmenati.

Una delle due vittime è rimasta ferita ed è stata soccorsa dal personale del 118 e portata al Pronto soccorso.

Sulla vicenda indaga la polizia che ha acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona per risalire agli autori del gesto.

Unanime, intanto, la condanna del gesto da parte di tutte le forze politiche tranne, finora, l’estrema destra.

Orlando, approvare subito ddl Zan

“L’aggressione ad una coppia gay in via Maqueda – ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – rappresenta un atto vile che nulla ha a che vedere con il cambiamento culturale di una città che promuove, giorno dopo giorno, i diritti della persona”.

“Questo episodio criminale – ha aggiunto – ribadisce inoltre l’importanza e l’urgenza dell’approvazione del ddl Zan. La politica non può più perdere tempo”.

Cirinnà (Pd), sconvolge età aggressori

“Non mi colpisce soltanto – ha commentato la senatrice del Pd Monica Cirinnà – la ferocia dell’aggressione, quel che mi sconvolge profondamente è la giovanissima età degli aggressori. Vorrei se ne rendessero conto tutti coloro i quali, per convenienza politica, strumentalizzano il ddl Zan soprattutto nella parte che vuole intervenire sull’educazione e sulla formazione, per promuovere una cultura del rispetto”.

Faraone, vile violenza, legge è urgente

“L’inqualificabile aggressione – ha dichiarato il capo dei senatori di Iv Davide Faraone – evidenzia ancora, ove ce ne fosse bisogno, quanto urgente sia trovare il modo per uscire dallo stallo e approvare in tempi rapidissimi una legge contro le discriminazioni omotransfobiche. Una riflessione però va fatta su un clima di odio generale che preoccupa: gli haters sono attivi ovunque, per questo chiedo ancora una volta di smetterla di ragionare secondo integralismi contrapposti”.

Vito (Fi), basta chiacchiere serve legge

“L’ennesima vile aggressione – ha scritto su Twitter Elio Vito, deputato di Forza Italia – compiuta a Palermo da giovanissimi nei confronti di una coppia di ragazzi che camminava mano nella mano, mostra che le chiacchiere stanno a zero e che il Ddl Zan serve, pure nelle scuole”.

Miceli (Pd), serve risposta dello Stato

Anche per il deputato siciliano dem Carmelo Miceli “l’evidente clima d’odio e intolleranza ignorante che continua a montare verso le persone omosessuali obbliga lo Stato a dare un segnale forte a tutela del diritto di essere e di amare”.

“E il migliore dei segnali possibili – ha aggiunto – è l’immediata approvazione del Ddl in discussione al Senato”.

Laforgia (Leu), urgente legge contro odio

“Questo ennesimo episodio – ha detto il Senatore di LeU Francesco Laforgia – ci dice dell’urgenza di approvare una legge contro i crimini d’odio. Ma anche della necessità di lavorare sull’educazione alle differenze alla luce del fatto che spesso questi comportamenti riprovevoli si manifestano tra i più giovani. Il dibattito al Senato, con i trucchi della destra per ritardare questa discussione, non è edificante. La politica dimostri maturità e indichi la strada, anche attraverso l’approvazione del ddl Zan, per un Paese più civile”.

+Europa, vicini ai due ragazzi

“Apprendiamo con sconcerto dell’aggressione: per fare di Palermo una città turistica e dell’accoglienza servono servizi, decoro, sorveglianza e sicurezza, non interviste e conferenze stampa”.

Lo dicono in una nota il portavoce del Mezzogiorno di Più Europa Fabrizio Ferrandelli e la referente del dipartimento pari opportunità Maria Saeli, esprimendo vicinanza alle “vittime di un ‘aggressione frutto di disagio sociale e culturale, di pregiudizi e discriminazione verso gli altri”

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