Operazione Zen 3, dallo spaccio alle rapine: i NOMI - QdS

Operazione “Zen 3”, i padroni dello spaccio a Palermo: NOMI degli arrestati e dettagli

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Operazione “Zen 3”, i padroni dello spaccio a Palermo: NOMI degli arrestati e dettagli

Roberto Greco  |
lunedì 17 Aprile 2023

Ecco come si articolava l'attività di spaccio nel quartiere Zen di Palermo e quali sono i nomi delle persone arrestate.

Uno, due, tre… blitz. La parafrasi del nome di un vecchio e tradizionale gioco per bambini rende bene l’idea di cosa sia successo, nelle prime ore di oggi nel quartiere ZEN di Palermo, terzo blitz di una più ampia e articolata operazione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti che ha interessato la città di Palermo da oriente a occidente.

Uno. Era il 21 marzo quando, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare, si chiuse il cerchio dell’operazione “Persefone 2”, un’articolata manovra investigativa avviata dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Palermo che fecero scattare le manette per 21 persone e fu smantellata la rotta Torino-Bagheria che garantiva l’approvvigionamento di sostanze stupefacenti da spacciare sul territorio.

Due. Il 29 marzo, invece, furono indagate 31 persone a seguito dell’operazione “Fairo” che permise di disarticolare l’organizzazione della piazza di spaccio attiva nel quartiere Ballarò di Palermo, prevalentemente spacciatori di crack, sostanza stupefacente con effetti devastanti sugli assuntori.

Tre. Questa mattina è stata disarticolata la rete di spacciatori operanti nella piazza di spaccio dello ZEN, quartiere di Palermo. Sono diciassette le persone indagate nei confronti dei quali è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare cui si aggiunge P.G., minore al momento dei fatti contestati, per il quale la Gip Alessandra Puglisi ha emesso la misura cautelare del collocamento presso la comunità che sarà individuata dalla Direzione del Centro di Giustizia Minorile e ha affidato l’indagato agli operatori del Servizio Minorile dell’Amministrazione della Giustizia per predisporre un progetto a sostegno.

I nomi degli arrestati

Giovanni Alaimo, Kristian Battaglia, Davide Buttacavoli, Marco Covello, Sebastiano Di Noto, Dennis Dominici, Fabio Gennaro, Gioacchino Guagliardito, Francesco Lupo, Alessandro Maraventano, Giuseppe Messeri ,Salvatore Richici, Baldassare Rizzuto, Vito Ruggieri, Mirko Sferruggia, Fabrizio Spinnato e Salvatore Spinnato. Questi i nomi per i quali è stata chiesta l’applicazione della custodia cautelare in carcere.

Come dimostrano le indagini eseguite dai carabinieri della Compagnia di San Lorenzo, i soggetti indagati hanno ceduto, in più occasioni, sostanze stupefacenti, tipicamente marijuana e hashish, dietro corrispettivo economico a acquirenti ignoti.

Le fonti di prova che hanno portato agli arresti sono costitute dall’esito di un’articolata attività d’intercettazione ambientale, da servizi di appostamento e osservazione svolti dalla polizia giudiziaria e dal sequestro delle sostanze stupefacenti che, di volta in volta, gli indagati cedevano agli acquirenti. Non solo spaccio ma, proprio grazie all’attività d’intercettazione ambientale e all’estrapolazione d’immagini riprese da talune telecamere, è stato possibile individuare, i responsabili di alcuni furti e di una rapina.

Nessun nome in codice

Il linguaggio utilizzato dagli indagati, e emerso nelle intercettazioni ambientali, non ha mai lasciato spazio a dubbi interpretativi relativamente alla tipologia delle sostanze stupefacenti oggetto dello spaccio, perché gli indagati assai frequentemente utilizzavano termini espliciti quali “erba” o “fumo”. Lo spaccio di tale sostanze, inoltre, è stato confermato dai singoli sequestri che durante il periodo delle indagini sono stati effettuati.

L’importanza delle intercettazioni ambientali

È proprio grazie alle intercettazioni ambientali che l’identificazione degli indagati la polizia giudiziaria è pervenuta sulla base di elementi pressoché inconfutabili in quanto compaiono, nell’atto di commettere il reato, nelle immagini tratte dalle telecamere e alla pregressa conoscenza di gran parte degli indagati da parte dei carabinieri perché nove degli indagati avevano specifici in materia di stupefacenti e i rimanenti indagati erano comunque noti per tali fatti alle forze dell’ordine.

Non solo spaccio ma furti e rapina

Nell’informativa riepilogativa del 6 maggio 2022 risulta accertato che tutti gli indagati, dal mese di ottobre del 2021 al mese di gennaio del 2022, sono stati stabilmente dediti all’attività di cessione di sostanze stupefacenti, prevalentemente hashish e marijuana e in alcuni casi anche cocaina, che, con frequenza quotidiana, vendevano in via Agesia di Siracusa e via Fausto Coppi, due strade del quartiere ZEN a Palermo.

Per quanto riguarda il minore, la sua attività è stata svolta in modo continuativo per conto dello zio tanto da indurre a concludere che il nucleo familiare tragga il suo sostentamento dall’attività di spaccio svolta, dal minore stesso, in una piazza con un sistema collaudato per il quale agli acquirenti, giunti a bordo di diversi veicoli, veniva offerta direttamente.

Contestato a Dennis Dominici, Baldassare Rizzuto e a Vito Ruggieri il furto avvenuto lo scorso 14 gennaio 2022 di una borsa, di proprietà di Michele Chiara che si trovava all’interno di un’autovettura parcheggiata in via Rosario da Partanna, nel quartiere Pallavicino, in prossimità del supermercato “Todis”. Nello specifico Dominici scese dall’autovettura su cui viaggiano i tre indagati e, proprio sulla base delle intercettazioni ambientali e il relativo riconoscimento vocale, la frase di Ruggieri “minchia, ha preso la borsa!” rivolta a Ruggieri e l’incitamento a fare retromarcia per agevolare la risalita in auto del complice confermano il reato. Non trovando quanto sperato all’interno della borsa, i tre decidevano di abbandonarla per strada, preoccupati anche di essere localizzati a causa del telefono cellulare contenuto nella borsa, come confermato dall’intercettazione che contiene la frase “Buttana… il telefonino… il telefonino è indagine”.

Gli stessi Dennis Dominici, Baldassare Rizzuto e Vito Ruggieri sono gli autori del furto di una Fiat Panda di proprietà di Giovanni Ciprì avvenuto nei pressi del centro commerciale “Conca d’Oro”.

Agli indagati Vito Ruggieri e Alessandro Maraventano è stato altresì contestata la realizzazione di una rapina avvenuta il 13 gennaio 2022 quando in via Tommaso Natale, all’altezza del “Bar Gardenia”, l’autotrasportatore Massimiliano Piacenti, dipendente di “DHL”, veniva rapinato da due individui che, dopo avergli puntato un coltello, lo costringevano a salire a bordo del furgone Fiat targato FV532XB.

Il veicolo veniva condotto in Via Villa Cardillo dove i due indagati si impossessavano della somma di euro 738,50, costituente in gran parte l’incasso delle consegne effettuate. Grazie ai filmati delle telecamere di sorveglianza, è stato possibile individuare i due rapinatori, rilevandone corporatura e abbigliamento, e l’autovettura a bordo della quale erano fuggiti dopo la rapina, un’Opel Corsa targata EL387YH, di proprietà di Rosalia Acquisto, moglie di Maraventano.

A Vito Ruggieri e Dennis Dominici si contesta inoltre che in data 12 gennaio 2022 abbiano rotto il finestrino dell’autovettura di proprietà di Anna Maria Lopes per impossessarsi di una borsa, un portafoglio, 20,00 euro e di una carta “Postepay evolution”.

Le misure cautelari applicate

Il Gip Nicola Aiello ha applicato a Marco Covello, Salvatore Spinnato, Vito Ruggieri, Kristian Battaglia, Giuseppe Messeri, Davide Buttacavoli, Fabio Gennaro, Salvatore Richichi e Gioacchino Guagliardito che hanno ceduto sostanza stupefacente del tipo cocaina, la misura cautelare della custodia in carcere mentre a Fabrizio Spinnato, Mirko Sferrugia e Alessandro Maraventano la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Per quanto riguarda gli indagati Giovanni Alaimo, Sebastiano Di Noto, Dennis Dominici, Francesco Lupo e Baldassare Rizzuto il Gip ha ritenuto che dovrà essere applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel territorio del Comune di Palermo, con divieto di allontanamento nelle ore notturne.

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