Opportunità Zone economiche speciali, le aziende hanno tempo fino a lunedì - QdS

Opportunità Zone economiche speciali, le aziende hanno tempo fino a lunedì

Raffaella Pessina

Opportunità Zone economiche speciali, le aziende hanno tempo fino a lunedì

venerdì 06 Settembre 2019

Per il Governo regionale un’occasione da non perdere per creare sviluppo nell’Isola. Scade il 9 settembre il termine ultimo per chiedere l’inserimento nelle Zes

PALERMO – I Comuni siciliani hanno ancora pochi giorni a disposizione per presentare la domanda per chiedere l’inserimento del proprio territorio in una delle due Zes, le Zone economiche speciali istituite dal Governo regionale. Il termine per le istanze – che devono essere indirizzate al dipartimento delle Attività produttive – scade lunedì 9 settembre.

Sono 462 gli ettari ancora da attribuire mentre sono già stati identificati e delimitati i 1.690 della Zes Sicilia occidentale e i 3.422 della Zes Sicilia orientale. “Si tratta – ha sottolineato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – di un’opportunità straordinaria per creare sviluppo e un’economia forte nei nostri territori, che potranno in tal modo offrire alle aziende condizioni vantaggiose per gli investimenti attraverso il credito d’imposta, gli sgravi fiscali, le agevolazioni sul lavoro e gli ammortamenti”.

Le candidature dovranno fare specifico riferimento a una delle due Zes e le aree, obbligatoriamente non residenziali, dovranno configurarsi come porto, retro-porto anche di carattere produttivo e aeroportuale, piattaforma logistica o interporto. Spetterà all’ente proponente dimostrare che l’area candidata possegga un nesso economico funzionale con l’area portuale. Tra i criteri di preferenza, in fase di valutazione delle domande, la presenza di uno snodo ferroviario, di parcheggi e di illuminazione pubblica.

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente della Regione, che considera questo uno strumento messo appunto con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Musumeci ha anche sottolineato che il precedente Governo lo aveva praticamente ignorato.

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