Orlando, nuovo appello a Draghi per avere un “Decreto Palermo” - QdS

Orlando, nuovo appello a Draghi per avere un “Decreto Palermo”

redazione

Orlando, nuovo appello a Draghi per avere un “Decreto Palermo”

sabato 16 Aprile 2022

Nonostante lo scontro senza esclusione di colpi con il Consiglio comunale, il sindaco continua il suo percorso per evitare il default. Ribadita la necessità di procedere al più presto col Bilancio

PALERMO – Con la bocciatura della delibera legata all’aumento dell’addizionale Irpef da parte del Consiglio comunale, si è consumato l’ennesimo atto dello scontro senza esclusione di colpi tra l’Amministrazione, e in particolare il sindaco Leoluca Orlando, e Sala delle Lapidi.

Dopo il “No” dell’Aula a questo passaggio essenziale per l’attuazione del Piano di rientro elaborato dalla Giunta per evitare il dissesto finanziario, il primo cittadino non le ha mandate a dire e in una conferenza stampa convocata a Palazzo delle Aquile ha parlato di “comportamento irresponsabile di alcuni consiglieri comunali, che eletti con me al primo turno nel 2017 hanno pensato di schierarsi contro gli interessi della città. Questo loro comportamento pregiudica il futuro di Palermo e utilizza la città come un giocattolo, mettendo in campo un’azione politica demolitoria senza alcun progetto”.

Concetti chiari, ribaditi anche in occasione del Forum con il Quotidiano di Sicilia pubblicato giovedì scorso: “Il Consiglio comunale – ha detto il sindaco nell’intervista esclusiva con il nostro direttore – non si è comportato secondo logiche di opposizione, ma facendo semplice ostruzionismo. I consigliari non hanno cambiato le delibere proposte, ma le hanno bocciate, lasciando inevase decine di documenti che potrebbero far propri, prendendosene i meriti. Tutto questo ha bloccato un miliardo di euro di opere pubbliche”.

Sempre nel corso del Forum, però, il sindaco di Palermo ha chiarito che farà di tutto per evitare il dissesto finanziario e tutto ciò è stato confermato anche dalle iniziative nei giorni successivi all’ultimo sgarro del Consiglio comunale. Nel corso di una riunione convocata da Orlando alla presenza dell’assessore al Bilancio Sergio Marino, del segretario generale Antonio Le Donne, del ragioniere generale Bohuslav Basile e del capo di gabinetto Sergio Pollicita, è stata ribadita la Direttiva dell’amministrazione comunale di procedere al più presto alla delibera di Bilancio 2021/2023.

“A seguito del rifiuto da parte del Consiglio comunale – si legge in una nota diffusa dal Comune – del ritiro della delibera sull’addizionale Irpef, rifiuto che ha impedito all’Amministrazione comunale di proporre nuova delibera che tenesse conto di dati aggiornati e di criteri equità fiscale, l’Esecutivo locale ha sollecitato la predisposizione di tutti gli atti necessari per pervenire alla proposta di Bilancio 2021/2023. A tal fine si è riscontrata la comunicazione da parte del Governo di un’erogazione di risorse per il 2022/2023 di complessivi 90 milioni di euro. E ciò ai sensi dell’art. 1 comma 565, a suo tempo con forza richiesto da Anci Sicilia (di cui Orlando è anche presidente, ndr). Da tale quantificazione, conseguente al Decreto del ministro dell’Interno del 31 marzo, emerge la disponibilità di somme superiori rispetto a quelle previste dal Piano di riequilibrio, con la conseguenza che l’aumento dell’addizionale Irpef dovrà prevedere l’incremento per un ammontare complessivo di 16 milioni e non più di 51”.

L’Amministrazione ha così disposto una direttiva del sindaco e dell’assessore al Bilancio alla Ragioneria e all’Area Tributi “perché provvedano alla predisposizione di delibera di riduzione sostanziale dell’incremento dell’addizionale Irpef e per ragioni di equità fiscale la completa esenzione dall’addizionale Irpef dei redditi fino a dieci mila euro. In parallelo, il sindaco è in continuo contatto con la presidenza del Consiglio dei ministri e col Mef per la definizione dell’accordo Stato Comune che consentirà l’utilizzo nei 20 anni di 179 milioni di ulteriori euro circa”.

In questo quadro, però, secondo Orlando è comunque indispensabile un intervento straordinario del Governo per il capoluogo siciliano e per questo il primo cittadino ha nuovamente lanciato un appello al presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Torno a sollecitare – ha affermato – un apposito Decreto per Palermo per ulteriori risorse dello Stato, al fine di consentire il riequilibrio degli interventi statali a favore del Comune di Palermo rispetto a quelli più consistenti già nel tempo previsti per Roma, Torino e Napoli”.

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