Le 4 regioni 'a tradizionale presenza mafiosa' hanno fatto registrare assieme il 58%
Dopo cinque anni si registra un avvicendamento nella graduatoria delle regioni più colpite da atti intimidatori agli amministratori locali. Il posto della Campania, che ha mantenuto il triste primato ininterrottamente dal 2017 al 2021, viene preso dalla Sicilia, territorio più colpito del 2022 con 50 casi censiti. A seguire Campania (49), Puglia (48) e Calabria (42). E’ quanto emerge dal Rapporto 2022 ‘Amministratori sotto tiro’, realizzato da Avviso Pubblico.
Tendenze diverse
Le 4 regioni “a tradizionale presenza mafiosa”, che hanno fatto registrare assieme il 58% dei casi censiti su scala nazionale, seguono tendenze diverse fra loro: in netto calo gli atti censiti in Campania (-32% rispetto al 2021), stabili Sicilia e Calabria, in aumento la Puglia (+17%).
La situazione al nord
La Lombardia (23 casi) mantiene il titolo di regione più colpita dell’area Centro-Nord, davanti al Veneto (19). Seppur in netto calo rispetto al 2021 (- 42%) Napoli conferma lo status di territorio provinciale maggiormente colpito in Italia, con 26 casi