Pace, Mattarella: "Obiettivo da difendere, integrale o non esiste" - QdS

Pace, parla Mattarella: “Obiettivo da difendere, integrale o non esiste”

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Pace, parla Mattarella: “Obiettivo da difendere, integrale o non esiste”

Redazione  |
domenica 23 Ottobre 2022

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto con Emmanuel Macron all'assemblea della Comunità di Sant'Egidio.

La pace è l’obiettivo da difendere, la guerra in Ucraina è una sfida ai nostri valori. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene con Emmanuel Macron all’assemblea della comunità di Sant’Egidio ‘Il grido della pace’. Dopodomani parlerà anche papa Francesco, lo anticipa il presidente della Cei cardinale Matteo Zuppi.

Il Capo dello Stato mette subito in chiaro qual è la posta in gioco: “Occorre impedire che una nuova linea di “faglia” attraversi e si aggiunga alle troppe che già caratterizzano l’Europa, il Medio-Oriente, in tanti luoghi del mondo, separando i popoli con rinnovate cortine di odio”.

“Serve ordine internazionale per dire no a guerra”

“Dopo la seconda guerra mondiale – ha aggiunto Mattarella – Italia ed Europa hanno reagito alla guerra con la Costituzione, con la nascita dell’Unione europea. Ora serve di nuovo lo stesso coraggio, con lo sforzo congiunto dei leader civili e religiosi per la costruzione di “un ordine internazionale che sottragga alla tentazione della guerra“.

Serve dunque “un passo avanti”. “Se vuoi la pace preparala: è stata un’esortazione più volte ripetuta nei secoli. Non può esserci contrapposizione tra mezzi e fini se si vuole la pace. Non si può giungere alla pace esaltando la guerra e la volontà di potenza. Perché la pace è integrale o non esiste“.

“No a ingiustizia elle dsituazioni di fatto”

Non esiste una ‘guerra santa’! Deve esistere, invece, una ‘pace santa’, ad autentico servizio dell’umanità e del suo futuro. Il disordine produce disordine. Le guerre hanno un effetto ‘domino’, moltiplicatore. Le guerre sono contagiose” mette in guardia il presidente Mattarella.

E dunque “non possiamo consegnarci all’ingiustizia delle situazioni di fatto, nè allo strazio di guerre “infinite”. L’Europa non può e non deve permettersi di cadere “prigioniera” della precarietà, incapace di assolvere al suo naturale ruolo di garante di pace e di stabilità nel continente e nelle aree vicine. Ne va della nostra stessa libertà e prosperità”.

Accanto a Mattarella siede Macron, che stringe la mano al neoministro degli Esteri Antonio Tajani.

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