Palazzo degli Elefanti, aggiudicata gara per il restauro ma è giallo

Catania, aggiudicata la gara per il restauro di Palazzo degli Elefanti ma è giallo sulla soglia di anomalia

Daniele D'Alessandro

Catania, aggiudicata la gara per il restauro di Palazzo degli Elefanti ma è giallo sulla soglia di anomalia

Simone Olivelli  |
martedì 06 Febbraio 2024

Stando a quanto verificato dal Quotidiano di Sicilia, le valutazioni sulla gara potrebbero essere state viziate da errore: la ricostruzione

Il lancio della monetina come un tempo accadeva nel calcio, quando non esistevano i calci di rigore e bisognava stabilire il vincitore di una partita finita in parità dopo i supplementari. Stavolta però il terreno di gioco è stato il mondo degli appalti e la competizione quella che, a Catania, ha interessato il restauro e i miglioramenti sul fronte antisismico di Palazzo degli Elefanti, la sede del municipio. La gara si è conclusa nei giorni scorsi, con un sorteggio telematico che ha coinvolto le due imprese giunte a pari merito: la Generali Costruzioni di Caltanissetta e il raggruppamento temporaneo formato dalle palermitane Icored e Scancarello. A spuntarla, grazie alla dea bendata, sono state queste ultime. Stando però a quanto verificato dal Quotidiano di Sicilia, le valutazioni potrebbero essere state viziate da un errore che, se riconosciuto, potrebbe portare all’esclusione di entrambe le pretendenti.

Ottantasette partecipanti

Il bando di gara del valore di circa 3,5 milioni di euro è stato pubblicato dal Comune di Catania a fine anno. Per le aziende interessate ai lavori – inclusi nel piano triennale delle opere pubbliche e finanziati dalla Regione – c’era tempo fino al 29 gennaio per presentare le buste. L’intero iter, così come ormai da prassi quasi dappertutto, si è svolto on line. Alla scadenza sono state 87 le offerte giunte all’attenzione dell’ente comunale, di cui soltanto una esclusa per questioni inerenti la documentazione amministrativa che doveva accompagnare la proposta economica. La gara, come previsto dal bando, prevedeva l’aggiudicazione tramite il criterio del minor prezzo: a differenza delle procedure con il criterio dell’offerta più vantaggiosa, dove giocano un ruolo anche le migliorie tecniche al progetto, a incidere sarebbe stato soltanto il ribasso.

La soglia di anomalia

Quando si parla di minor prezzo, uno degli errori più comuni che si fanno è pensare che a vincere sarà il soggetto che presenterà la percentuale di ribasso maggiore. Un’ipotesi, questa, che rischierebbe di pregiudicare l’esecuzione dei lavori a fronte di promesse di risparmio per la stazione appaltante insostenibili. Per mettere un freno, il codice degli appalti, compresa l’ultima discussa versione varata la scorsa primavera, prevede quasi sempre la necessità di individuare una soglia di anomalia. Con questa espressione si indica una percentuale, frutto di calcoli molto complicati che tengono conto dei singoli ribassi presentati e del numero dei partecipanti, sopra la quale le offerte verranno automaticamente escluse. Ad aggiudicarsi l’appalto sarà dunque chi più si avvicinerà alla stessa.

Precisione al centesimo

“Si procede sulla piattaforma telematica alle operazioni di calcolo per la formulazione della graduatoria e l’individuazione della soglia di anomalia che risulta essere 30,47”. La frase è estratta dal verbale di gara relativo alla seduta tenutasi il 2 febbraio. A firmarlo sono stati i componenti della commissione: il presidente e funzionario comunale Filippo Maccarrone, l’ingegnera Laura Prato e Agata Anastasi nella veste di segretaria. In seguito all’individuazione del limite, oltre una ventina di imprese sono uscite fuori dai giochi, portando a una situazione senz’altro insolita: in cima alla graduatoria c’erano due offerte identiche tra loro. Sia Generali Costruzioni che l’Rti Icored-Scancarello hanno infatti presentato una riduzione del 30,47 rispetto alla base d’asta. “Preso atto che entrambi i concorrenti classificati primo e secondo hanno prodotto uguale ribasso si procede al sorteggio telematico così come previsto dal bando di gara”. La monetina virtuale ha sorriso a Icored, società che oltre ad avere sede a Bagheria opera anche in Slovacchia tramite la Smc Slovensko a.s., e la Scancarello, impresa specializzata in restauri che in estate ha vinto la gara per il recupero dell’apparato marmoreo della Fontana dell’elefante, a poche decine di metri dal municipio, e che lo scorso mese è stata incaricata del restauro della statua di Vincenzo Bellini a piazza Stesicoro.

Cosa dice l’Anticorruzione

A rischiare di mettere in discussione l’aggiudicazione a Icored-Scancarello è un recente pronunciamento dell’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione. Il nodo riguarda il caso in cui un’offerta sia identica alla soglia di anomalia. “Nel procedimento di esclusione automatica delle offerte anomale secondo il metodo di calcolo di cui alla lett. A) All.II.2 richiamato dall’art. 54 D.lgs.36/2023, l’offerta che presenta un ribasso pari alla soglia di anomalia deve essere esclusa”, si legge in un parere rilasciato nell’ambito di una gara d’appalto a Oggebbio, sulla sponda piemontese del lago Maggiore. Il metodo di calcolo a cui l’Anac fa riferimento è lo stesso utilizzato nella gara per la manutenzione di Palazzo degli Elefanti. Tuttavia, a differenza di quanto deciso dall’Unione dei Comuni del Lago Maggiore, il Comune di Catania ha scelto di non escludere l’offerta di Icored-Scancarello e Costruzioni Generali, per poi affidare alla fortuna la scelta del vincitore. Una decisione che contraddice anche quanto riportato nello stesso disciplinare di gara: “La stazione appaltante si avvale dell’esclusione automatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia”, si legge nel documento pubblicato a fine anno. Parole che campeggiano appena poche righe sopra il passaggio a cui la stessa commissione ha fatto riferimento per disporre il sorteggio.

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