Palermo, impianti sportivi tra nuove tariffe e chiusure - QdS

Palermo, impianti sportivi tra nuove tariffe e chiusure

Gaspare Ingargiola

Palermo, impianti sportivi tra nuove tariffe e chiusure

giovedì 01 Giugno 2023

Il Comune punta a migliorare gli incassi per coprire almeno il 30% dei costi di gestione, ma dovrà fare i conti anche con lo stop all’attività della piscina comunale, che chiuderà fino al 2025

PALERMO – Sette impianti sportivi dati in gestione ai privati e un aggiornamento delle tariffe che conferma a grandi linee gli aumenti previsti dall’Amministrazione precedente, al netto di qualche sconto per i disabili. La Giunta Lagalla ha approvato il nuovo tariffario degli impianti sportivi, che fa parte del pacchetto di delibere propedeutiche al nuovo Piano di riequilibrio approvato dall’Esecutivo sulla base dell’accordo con lo Stato sottoscritto lo scorso gennaio.

La decisione di esternalizzare nasce dalla necessità, dettata dal Piano di riequilibrio, di coprire almeno il 36% dei costi di gestione e manutenzione degli impianti cittadini. Attualmente con i soli biglietti e abbonamenti si arriva ad appena il 12%. Da qui l’idea di avviare “la dismissione, a seguito di avviso di esternalizzazione, di sette impianti sportivi” e precisamente di Stadio delle Palme, Palestra di Borgo Nuovo, piste di pattinaggio del Giardino Inglese e di via Mulè, Palestra di Borgo Ulivia, Palestra Renda e Palestra di Bonagia, “raggiungendo una copertura dei costi pari a circa il 16%”. Non ancora sufficiente, ma comunque utile a contenere il rialzo delle tariffe.

Non solo, ma nel 2024 Palazzo delle Aquile dovrà rinunciare agli incassi della piscina comunale, che chiuderà i battenti per alcuni improrogabili lavori di ristrutturazione alle due vasche, finanziati con il Pnrr. L’assessore allo Sport Sabrina Figuccia ha promesso la realizzazione di una piscina alternativa all’interno dell’ex sala stampa di Italia ‘90, il cosiddetto Pallone, una tensostruttura a cupola a due passi dallo stadio Renzo Barbera. “Stiamo lavorando a tutta forza – ha detto – per mitigare alle società palermitane i disagi e i problemi logistici con cui, inevitabilmente, dovremo fare i conti. Capisco perfettamente le preoccupazioni e l’angoscia di chi ogni giorno fa sport dentro la piscina” ma i lavori nell’ex centro stampa “sono già in corso” dato che “negli ultimi anni è stato completamente abbandonato a sé stesso. Dopo gli interventi di pulizia e di sgombero di tutto il materiale che c’era dentro, entro la fine del mese sarà affidato l’incarico alla ditta per l’installazione della piscina. Stiamo lavorando ventre a terra per dare un impianto idoneo alle società palermitane. Inoltre, stiamo predisponendo convenzioni con piscine pubbliche e private, sia in città che in provincia, affinché possano essere delle alternative alla piscina di viale del Fante”.

Le società natatorie e pallanuotistiche palermitane, però, non vogliono essere dirottate negli impianti privati: “Sono già al collasso – hanno scritto in una nota congiunta Aquademia Sincro, Cus Palermo, Delfini Blu, Gifa, Polisportiva Mimmo Ferrito, Polisportiva Nadir, Nuotatori Palermo, Olympia Palermo, Palermo 90, Palermo Nuoto, TeLiMar, Waterpolo Palermo, Antonio Coglitore e Lino Mesi per la Fin e Consorzio Palermo al vertice – e ipotizzare questa soluzione è un mero slogan insensato. Abbiamo la necessità di conoscere tempi, prospettive e ipotesi concrete ed è necessario il rispetto della tempistica dei lavori. Altrimenti, forse, tutto questo sforzo nascerà sulle ceneri del lavoro di centinaia di operatori e sportivi. E non siamo sicuri che ne sarà valsa la pena”.

Le società non sarebbero neanche convinte dell’idoneità del Pallone a ospitare una vasca prefabbricata. Con la chiusura della piscina comunale, che non riaprirà prima del 2025, l’anno prossimo le entrate degli impianti sportivi caleranno dagli attuali 481 mila euro a 284 mila. L’obiettivo del nuovo tariffario è arrivare a un incasso fisso di 733 mila euro all’anno fino al 2040, per coprire quasi il 25% dei costi (poco meno di 3 milioni).

“Con questa delibera – ha detto il sindaco Roberto Lagalla – l’Amministrazione viene incontro alle esigenze dei singoli cittadini e delle società sportive. Le condizioni degli impianti, alcuni in particolare, sono deficitarie da tempo e con questo provvedimento esprimiamo la volontà di non aumentare le tariffe di ingresso alle strutture. Anzi, siamo riusciti a rivolgere l’attenzione verso alcune categorie, in particolare nei confronti dei disabili che potranno usufruire di ulteriori sconti”.

Figuccia ha spiegato la ratio del provvedimento che, “partendo dall’esigenza di aumentare la percentuale dei cosiddetti servizi a domanda individuale, ha, da un lato, previsto nuove logiche per la gestione degli impianti, per alcuni dei quali verranno fatti degli avvisi, rivolti principalmente alle Federazioni in un’ottica di gestione sociale che, migliorando i servizi ai cittadini, manterranno una veste pubblica. Dall’altro, con la delibera abbiamo apportato alcune agevolazioni per gli utenti palermitani, a cominciare dall’eliminazione dell’obbligo del pagamento anticipato di tre mesi da parte delle società. Inoltre, è stato aumentato al 50% lo sconto per i disabili, è stato ridotto da 2,5 a 2 euro il biglietto d’ingresso per lo stadio Vito Schifani, impianto per il quale è stata istituito anche l’abbonamento mensile che costerà appena 14 euro, dedicato soprattutto agli utenti che lo utilizzano periodicamente e non tutto l’anno”.

“Sono stati apportati dei correttivi – ha aggiunto l’assessore – che hanno condotto all’equiparazione delle tariffe del sabato con quelle della domenica, che naturalmente costano qualcosa in più rispetto ai giorni feriali. Per alcune palestre non ci sarà la possibilità di affittare mezzo campo ma dovrà necessariamente essere pagato l’intero campo. Anche le tariffe delle palestre scolastiche sono state leggermente aumentate perché gli incassi saranno interamente girati alle rispettive scuole per migliorarne la fruibilità”.

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