Palermo, Villa Trabia rinasce nel nome di Ninni Cassarà - QdS

Palermo, Villa Trabia rinasce nel nome di Ninni Cassarà

redazione

Palermo, Villa Trabia rinasce nel nome di Ninni Cassarà

Antonio Schembri  |
venerdì 22 Marzo 2024

Il vasto spazio verde è stato riconsegnato ieri ai cittadini e intitolato al commissario ucciso dalla mafia. Un intervento di riqualificazione reso possibile grazie alle risorse concesse dal Pnrr

PALERMO – Villa Trabia, una delle più prestigiose residenze nobiliari della città, riapre il suo grande parco al pubblico. E aggiunge al suo storico toponimo l’intestazione a un grande uomo di Stato, il commissario Ninni Cassarà, vittima della mafia nell’estate del 1985.

Da ieri mattina – data scelta non a caso per l’inaugurazione (oltre a segnare l’avvio della Primavera il 21 marzo è la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie), questo vasto spazio verde, che si estende per otto ettari nel centro di Palermo è stato riconsegnato ai cittadini con una cerimonia ad alto tasso emozionale. Dinanzi al cancello monumentale di via Marchese Ugo, che ha aperto i battenti insieme con gli altri due ingressi, quelli di via Salinas e di via Damiani Almeyda, accanto alle autorità comunali e di pubblica sicurezza, era infatti presenti Laura Cassarà, moglie di Ninni, con i loro tre nipoti.

Il Parco di Villa Trabia intitolato a Ninni Cassarà

È stata proprio la famiglia del poliziotto palermitano a chiedere tempo fa al Comune di intitolargli questo storico polmone urbano, uno dei più eleganti del capoluogo. Il quale oggi si presenta totalmente rinnovato: viali rifatti all’ombra di grandi alberi, tra cui uno storico ficus magnolia, aiuole ricomposte e curate, un impianto di illuminazione che ne consentirà la fruizione anche in ore serali, nonché sezioni dedicate alla forma fisica per persone di ogni età e un’area allestita per i giochi dei bambini.

Il parco seicentesco della Villa Trabia, il cui edificio di stile classico risale invece al XVIII secolo, diventa quindi luogo aperto tutto il giorno ritrovare relax e svago, dalla mattina presto fino alle 19. Un intervento di riqualificazione reso possibile dai fondi del Pnrr: la tranche relativa alla sola Villa Trabia ammonta a circa 1,7 milioni di euro ed è stata attinta alla dote di 6,8 milioni destinata dal Comune alla complessiva rigenerazione e sistemazione del verde pubblico in città.

Un luogo, Villa Trabia, in cui, tra il parco seicentesco e il corpo centrale su due livelli di stile classico risalente invece al XVIII secolo, si rivivono gli antichi fasti di Palermo. La sua denominazione risale al 1814, anno di acquisizione dell’immobile da parte di Giuseppe Lanza Branciforti, principe di Trabia. Poco meno di settant’anni dopo la grande trasformazione di questo spazio, voluta dalla principessa Sofia di Trabia: seguendo la moda dell’epoca, il giardino viene tramutato in un parco romantico con panchine, vialetti, statue e fontane, pieno di esotismi tra cui araucarie, palme, conifere, fichi ornamentali e querce. Un piccolo orto botanico che nel 1910 arriva a toccare quasi 2.800 specie vegetali diverse (oggi ne sono rimaste 150). Dopo la morte dell’ultimo proprietario, Raimondo Lanza di Trabia, nel 1954, per Villa Trabia inizia un lungo periodo di abbandono e degrado, che terminerà solo nel 1984, con l’acquisizione del Comune di Palermo.

“La riapertura della Villa Trabia è per me un momento di forte emozione – ha detto Laura Cassarà – anche perché a pochi metri dal cancello di via Marchese Ugo si trova la villa intestata a Francesca Morvillo, moglie di Giovanni Falcone, che fu mia grande amica: mi rincuora pensare che questi due spazi verdi limitrofi simboleggino un dialogo continuo con Ninni”.

“Inoltre – ha aggiunto – uno dei tre ingressi riaperti si affaccia quasi di fronte all’istituto scolastico Alberico Gentili, la scuola media che frequentò mio marito: anche questa, una simbolica vicinanza che sono certa gli avrebbe fatto piacere”.

Riqualificazione verde di Palermo

L’intervento su Villa Trabia rappresenta la prima fase del completamento di una generale riqualificazione verde della città. “Con quella relativa agli spazi dell’area portuale – ha spiegato l’assessore alla Rigenerazione urbana, Maurizio Carta – toccherà adesso al Giardino all’inglese (comunemente indicato come Giardino inglese, nda) lungo la via Libertà e alla Villa Giulia, di fronte alla porzione già recuperata del waterfront di Sant’Erasmo. L’intento per gli anni a venire è quello di connettere tutti i grandi spazi verdi di Palermo come una sorta di anello ecologico destinato alla mobilità lenta: oltre che a piedi e in bici, anche a cavallo”.

Resta però aperto il nodo del parco urbano intitolato a Ninni Cassarà, quello che si affaccia sulla via Ernesto Basile, nel quadrante universitario di Palermo. Spazio purtroppo non fruibile per intoppi burocratici legati ai delicati lavori di bonifica dell’area. “Nelle prossime settimane – ha affermato il sindaco Lagalla – ripartiranno i carotaggi sulle porzioni di questo spazio di verde urbano in cui sono stati rilevati depositi di amianto”.

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