Palestre, con chiusure crack da 9 miliardi - QdS

Palestre, con chiusure crack da 9 miliardi

redazione

Palestre, con chiusure crack da 9 miliardi

mercoledì 10 Marzo 2021

L’indagine Uecoop: da Nord a Sud a rischio 120mila posti di lavoro e 16mila strutture. Cresce il numero di chi ricrea le sale attrezzi in casa: spese medie fino a 457 euro

ROMA – Un crack da quasi 9 miliardi di euro per palestre e centri wellness chiusi da un anno a causa dell’emergenza Covid con 120mila posti di lavoro a rischio in oltre 16mila strutture da Nord a Sud dell’Italia.

È quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento alle proteste degli operatori dello sport per chiedere la riapertura delle loro attività.

Da quando è scoppiata la pandemia con le chiusure e le limitazioni a spostamenti, assembramenti e attività il comparto del wellness, fra aziende, associazioni e cooperative sportive ha perso – stima Uecoop – quasi il 90% del fatturato annuo con istruttori a casa e macchinari e spazi inutilizzati.

Neppure una eventuale ripresa con lezioni individuali potrà compensare l’anno nero del Covid e anche in caso di riapertura totale immediata il peso economico della pandemia si farà sentire a lungo considerato che – sottolinea Uecoop – ci sono da smaltire gli abbonamenti sospesi e non usufruiti nel 2020.

Ginnastica, fitness, body building, aerobica e sport acquatici coinvolgono quasi 1 italiano su 2 (46,2%) di quelli che praticano sport mentre il 23% gioca a calcio e il resto si dedica ad altre attività – evidenzia Uecoop – ma con il blocco delle attività in palestre, piscine e centri wellness ci si è rassegnati al divano o si sono trovate soluzioni alternative come allenamenti solitari in parchi e giardini.

“Ma c’è anche chi – continua Uecoop – si è organizzato mini sale fitness private in cantina o in salotto con il balzo dei prezzi delle attrezzature. La spesa per una piccola postazione domestica per il fitness è arrivata a 457 euro con aumenti del +57,5% per i manubri con i pesi, del +30% per la panca e del +58,5% per la cyclette”.

“Se poi si verificano diversi siti, sottolinea Uecoop, per la stessa tipologia di prodotto le differenze sono ancora più forti: 2 manubri in ghisa passano da 40 a 160 euro o i dischi dei pesi da 5 chili balzano da 7,50 euro a 44 euro”.

E mentre gli scaffali si svuotano e online compaiono le scritte “esaurito” o “non disponibile” bisogna anche stare attenti alle truffe, conclude Uecoop, con offerte su Internet che non destano sospetti per sconti eccezionali o merce a troppo buon mercato ma che, ricevuto il pagamento, allungano la spedizione di diverse settimane per poi consegnare paccottiglia di vario genere compresi occhiali da sole tarocchi al posto di pesi e manubri.

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