Papa Francesco contro omelie-fiume: "Non sono conferenze" - QdS

Papa Francesco contro le omelie-fiume: “Sono un disastro. No a baccano in sagrestia”

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Papa Francesco contro le omelie-fiume: “Sono un disastro. No a baccano in sagrestia”

Redazione  |
venerdì 20 Gennaio 2023

"L’omelia non è una conferenza, è un sacramentale", ha affermato Papa Francesco che invita a "riscoprire e valorizzare il silenzio".

Papa Francesco torna a puntare il dito contro le omelie-fiume, a suo dire ritenute “un disastro”. Secondo il Pontefice, le omelie dovrebbero avere una durata massima di “otto, dieci minuti, non di più. E sempre un pensiero, un affetto e un’immagine, che la gente si porti qualcosa a casa. L’omelia non è una conferenza, è un sacramentale: la si prepara in preghiera, con spirito apostolico”.

“Andare nelle parrocchie e non dire nulla di fronte a liturgie un po’ sciatte, trascurate, mal preparate, significa non aiutare le comunità, non accompagnarle. Invece con delicatezza, con spirito di fraternità, è bene aiutare i pastori a riflettere sulla liturgia, a prepararla con i fedeli”, osserva Francesco.

Papa Francesco: “Vivere a pieno l’azione liturgica”

Sempre il Papa invita i sacerdoti e i fedeli a “vivere in pienezza l’azione liturgica. In questo il maestro delle celebrazioni deve usare una grande saggezza pastorale: se sta in mezzo al popolo capirà subito e saprà bene come accompagnare i confratelli, come suggerire alle comunità ciò che è adatto e realizzabile, quali sono i passi necessari per riscoprire la bellezza della liturgia e del celebrare insieme”.

Papa Francesco: “Troppo rumore prima e dopo la messa”

Papa Francesco poi critica il “baccano” che si crea in sagrestia prima e dopo la messa. “Specialmente prima delle celebrazioni, aiutare l’assemblea e i concelebranti a concentrarsi su ciò che si va a compiere”, ha osservato.

Spesso le sacrestie sono rumorose prima e dopo le celebrazioni, ma il silenzio apre e prepara al mistero, permette l’assimilazione, lascia risuonare l’eco della Parola ascoltata. È bella la fraternità, è bello salutarsi, ma è l’incontro con Gesù che dà senso al nostro incontrarci, al nostro ritrovarci. Dobbiamo riscoprire e valorizzare il silenzio!“, ha concluso Sua Santità.

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