Il Parco degli Iblei è ancora impantanato tra le polemiche - QdS

Il Parco degli Iblei è ancora impantanato tra le polemiche

Luigi Solarino

Il Parco degli Iblei è ancora impantanato tra le polemiche

sabato 12 Novembre 2022

Da un lato i sindaci dei Comuni montani che chiedono di fermare l’iter per “risolvere alcune criticità”, dall’altro Siracusa, Noto e gli ambientalisti che vogliono accelerare i tempi

SIRACUSA – L’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei sta creando delle divisioni.

Da una parte i sindaci dei Comuni montani che, in attesa di risolvere alcune irregolarità che caratterizzano il territorio in oggetto, chiedono di fermare l’iter di istituzione del Parco. Dall’altra parte coloro che chiedono che si velocizzi l’iter di istituzione senza ulteriori interruzioni o proroghe. Tra questi ultimi figurano i Comuni di Siracusa e Noto, numerose associazioni ambientaliste e culturali e i rappresentanti di imprese operanti in vari settori.

Nella sede del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, si sono svolti due distinti incontri con il Commissario del Libero Consorzio, Domenico Percolla, aventi per tema l’istituzione del Parco degli Iblei. Al primo incontro, promosso dal subentrante deputato regionale, Carlo Auteri, hanno preso parte i sindaci di Canicattini Bagni nonché presidente dell’Unione Valle degli Iblei, Paolo Amenta, di Buccheri, Alessandro Caiazzo, di Cassaro, Mirella Garro, di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, e il presidente del Consiglio comunale di Sortino, Sebastian Custode.

“Fermare l’iter di istituzione del Parco degli Iblei fino a che non si risolvano tutte le irregolarità che caratterizzano il territorio – ha dichiarato Auteri – . Basta proroghe, bisogna ragionare con la testa”.

“Abbiamo discariche sparse sul territorio, mancano i depuratori praticamente per ogni comune e i Piani regolatori sono scaduti o assenti – ha proseguito -. Come si può parlare di tutela del territorio quando si è al limite della legalità, se non oltre, senza aver fatto nulla in questi anni”.

“Prima bisogna risolvere le problematiche inerenti al territorio, in seguito tutelare il parco – ha concluso Auteri che si ripromette di presentare la questione al tavolo del ministro della Transizione ecologica, Gilberto Pichetto Fratin -. Non possiamo parlare di perimetrazioni, di chi è pro o contro, ma bisogna essere in regola con i criteri di legge. E oggi, i Comuni, non lo sono”.

Nel secondo incontro con il Commissario Percolla hanno preso parte diversi esponenti di varie realtà associative e imprenditoriali, l’assessore alla Cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata, e il vice sindaco di Noto, Salvatore Veneziano. Tutti hanno espresso la loro opinione in merito all’importanza dell’istituzione del Parco nazionale degli Iblei e al termine dell’incontro è stato consegnato un documento che sintetizza “Quanto è stato fatto fino ad oggi, partendo dalla legge nazionale n.222 del 29711/2007 e dopo 15 anni di confronti, consultazioni, concertazioni, oggi è arrivato il momento di istituire definitivamente il parco nazionale degli Iblei, applicando quanto previsto dalla normativa nazionale che ovviamente non può essere disatteso anche perché è legge dello stato, approvata dal Parlamento italiano”.

Il documento è stato firmato da Sicilyroute, Assessorato Cultura Comune di Siracusa, Associazione Culturale Articolo 9, Associazione Italia Nostra sezione Val di Noto, Agriturismo Stallaini, Sikelia Sail, Oltre Movimento Culturale, Associazione Guide Turistiche, Archeoclub Siracusa, Ente Fauna Siciliana, Associazione Biacco Trekking, Italia Nostra Siracusa, Asd Milone. Detto documento sarà inviato alla Regione Siciliana – assessorato Regionale al Territorio e Ambiente e al Ministero della Transizione Ecologica.

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