Per il Parco degli Iblei si prospetta l’ennesimo stop - QdS

Per il Parco degli Iblei si prospetta l’ennesimo stop

Luigi Solarino

Per il Parco degli Iblei si prospetta l’ennesimo stop

mercoledì 25 Maggio 2022

I sindaci di sette Comuni hanno chiesto la sospensione dell’iter per dubbi su perimentazione e zonizzazione dell’area. Protesta Legambiente: “L’incartamento è da settimane al ministero”

SIRACUSA – Dubbi sull’iter relativo alla perimetrazione ed alla zonizzazione del Parco degli Iblei. Li hanno espressi i sindaci di sette comuni (Buccheri, Ferla, Sortino, Carlentini, Rosolini, Noto e Lentini) nel corso di un incontro avente all’ordine del giorno la proposta di perimetrazione e zonizzazione del Parco Nazionale degli Iblei e la richiesta di conferma dell’Arta (Agenzia regionale territorio e ambiente).

Iter perimetrazione Parco degli Iblei carente

L’incontro è stato richiesto dal presidente dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, Alessandro Caiazzo, e programmato dal Commissario, Domenico Percolla. I sette sindaci hanno rappresentato le loro perplessità rispetto all’iter procedimentale che, al momento, risulta carente di alcuni passaggi fondamentali. Inoltre i sindaci hanno chiesto la sospensione dell’iter istitutivo in quanto né i Comuni, né le associazioni di categoria, né i cittadini stessi, sono stati messi nelle condizioni di verificare la nuova proposta di perimetrazione e zonizzazione oltre che avere contezza effettiva dei rilievi tecnici preliminari alla perimetrazione stessa.

“Risulta essenziale – dichiara il Presidente Caiazzo – avere il quadro ben chiaro e concertare in maniera concreta con il territorio ciò che potrebbe aver un impatto determinante per il futuro delle ex provincie di Siracusa, Ragusa e Catania. Inoltre risulta fondamentale capire come lo studio tecnico, commissionato a suo tempo dall’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, abbia inciso nella nuova proposta di perimetrazione e zonizzazione”.

“Non possiamo accettare alcuna fuga in avanti né tantomeno nessuna decisione che venga ‘calata dall’alto’ – aggiunge – soprattutto in un periodo, anche post pandemico, in cui i problemi emersi sono particolarmente seri e quelli emergenti potrebbero esserlo ancora di più”.

“Nessuno di noi – conclude – ha preconcetti verso l’istituzione del parco nazionale degli Iblei che, se ben strutturato, potrebbe certamente avere delle ricadute positive per i nostri territori; ma al momento non ci sono le condizioni e chiunque spera di accelerare l’iter istitutivo in difetto di una corretta istruttoria o in assenza di un perimetro procedimentale ben definito e lineare, non farebbe altro che un danno al territorio stesso”.

Tutto rinviato ad una serie di incontri tecnici

Di conseguenza tutto è stato rinviato ad una serie di incontri tecnici tra i comuni ed il Libero consorzio, necessari per verificare la documentazione cartografica nel dettaglio e gli studi preliminari, all’esito dei quali i comuni si esprimeranno e si determineranno, ma non senza aver prima condiviso il percorso con le associazioni di categoria.

Non è d’accordo Legambiente Sicilia

Non è d’accordo con la presa di posizione dei sindaci il presidente regionale di Legambiente, Giancarlo Zanna, che afferma: “Restiamo basiti nel leggere l’ultima esternazione di alcuni sindaci del siracusano per cercare di fermare, ancora una volta, l’iter dell’istituzione del Parco nazionale degli Iblei. Tutte le fasi delle concertazioni, del dialogo e del confronto con i territori sono state già espletate”.

“Dove erano questi signori? Tutto l’incartamento è da settimane al ministero della Transizione ecologica e, tramite esso, all’Ispra per le valutazioni finali – conclude il presidente di Legambiente Sicilia -. Non sono previsti altri passaggi. Si proceda, quindi, celermente alla definizione del decreto istitutivo. Basta altre perdite di tempo, vogliamo subito il Parco degli Iblei, dopo più di 14 lunghi anni di attesa”.

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