Partanna verso il voto, il progetto di Zinnanti - QdS

Partanna verso il voto, il progetto di Zinnanti

Pietro Vultaggio

Partanna verso il voto, il progetto di Zinnanti

martedì 18 Aprile 2023

In agenda agricoltura di precisione, miglioramenti sulla differenziata, riqualificare le strade rurali e continua lotta all’amianto: la linea è quella della continuità con l’uscente sindaco Catania

PARTANNA (TP) – Diversi i Comuni siciliani che il 28 ed il 29 maggio andranno al voto e così anche Partanna, dove l’uscente primo cittadino, Nicola Catania, ha ufficializzato la candidatura a Sindaco del suo attuale assessore Nino Zinnanti.
Lo abbiamo contattato telefonicamente.

Qual è l’impulso politico di continuità amministrativa che darà alla città?
“Collaboro con Catania da dieci anni come vicesindaco ed assessore con deleghe al bilancio, tributi, patrimonio, sviluppo economico, servizi cimiteriali ed innovazione tecnologica. Mi preme sottolineare che, in questi anni, abbiamo rinnovato le procedure amministrative, portando in house 25 progettualità con finanziamenti già ricevuti e decreti. Per quanto riguarda, invece, lo sviluppo economico, dal 2016 lavoriamo sull’evoluzione tecnologica tanto da essere riusciti a portare in città due grandi realtà che investiranno su circa mille ragazzi, formandoli ed ingaggiandoli con un piccolo stipendio, a partire da ottobre prossimo, nel settore degli ‘open data’. E se pensiamo che, in questo campo, attualmente mancano 18mila figure in Italia, questo risultato rappresenta di certo una buona sfida lavorativa territoriale. Inoltre, siamo anche in procinto di ricevere un centro di ricerca fisso e continuativo nel tempo che porterà 16 esperti del settore a stare stabilmente a Partanna. La nostra forza è stata quella di partecipare a tutti i bandi, nazionali e regionali, portando a casa 35milioni di euro di finanziamenti progettuali. Non ultimo, la nostra lotta contro l’amianto, su cui ci battiamo da 6 anni vista la presenza del materiale in diversi ruderi delle nostre zone”.

Andando oltre la continuità, qual è l’idea futura per Partanna?
“Dobbiamo migliorare il decoro urbano, una tra le cose più difficili per la nostra città perché disponiamo di un territorio molto vasto, ma popolato solo da circa 10mila abitanti. Questo significa un numero esiguo di tributi erogati per una città che potrebbe ospitare circa 30mila persone. Sulla raccolta differenziata posso dire che siamo riusciti a portarla da una percentuale attestata al 4,77% all’80%, ma migliorerei qualche modalità sulla raccolta al fine di portare benefici ulteriori per i cittadini, come la precisa pesatura di quello che viene conferito e dare così la possibilità di ricevere una scontistica. Bisogna continuare con gli investimenti sulle strade rurali per collegare bene le arterie e, in collaborazione con il CNR e l’Università di Palermo, porre l’attenzione anche sull’agricoltura di precisione con droni e sensori al fine di monitorare le piante e la loro giusta crescita”.

Dal punto di vista politico, com’è formata la lista a suo sostegno?
“Si tratta di un raggruppamento civico ed è composta dalla totalità dei consiglieri uscenti che hanno deciso di sposare nuovamente il progetto. Abbiamo sempre attuato un modo di fare politica diverso, dando spazio e tempo agli incarichi e non usando il classico timer circolare di ricambio in Giunta, al fine di creare una squadra davvero competente e con esperienza. Mi permetto di sottolineare che siamo uno dei Comuni più solidi nella composizione del bilancio con circa 16 milioni di euro di cassa, non abbiamo nessuna esposizione debitoria verso terzi. Al 31 dicembre 2022 il bilancio è stato chiuso con 790mila euro di avanzo”.

Invece qual è la situazione sui crediti di dubbia esigibilità?
“Anche in questo campo abbiamo apportato una grossa innovazione. Appena insediati, il nostro intervento è stato diretto alla pulizia dei residui attivi e ci siamo accorti che gran parte di questi crediti provenivano da aziende o professionisti del territorio. Quindi, abbiamo incrementato una sorta di durc comunale dove, prima di effettuare la liquidazione, viene controllata la posizione debitoria nei confronti del nostro Comune e, nel caso in cui c’è una posizione aperta, la andiamo a compensare. Questa nostra operazione, nell’arco di 7 anni, ci ha fatto recuperare circa 2 milioni e 500mila euro. Ad oggi, lo zoccolo duro è quello delle famiglie indigenti che non hanno la possibilità materiale di pagare”.

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