Passaggio di ruolo, il Miur risarcirà maestra siciliana - QdS

Passaggio di ruolo, il Miur risarcirà maestra siciliana

redazione

Passaggio di ruolo, il Miur risarcirà maestra siciliana

mercoledì 13 Aprile 2022

Dalla Scuola d’infanzia alle Superiori, non riconosciuto il servizio svolto nei nove anni precedenti. Così ha stabilito la sentenza del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto

ROMA – A un docente che transita da un grado di scuola all’altro va riconosciuto per intero tutto il servizio precedente al passaggio di ruolo: a ribadirlo è stato il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto che ha riconosciuto interamente i nove anni di servizio di ruolo svolti (dall’anno scolastico 2007/08 al 2015/16) da una maestra della scuola dell’infanzia dopo che nel 2016 era diventata docente di scuola secondaria di secondo grado. Lo rende noto l’Anief.

Ministero Istruzione condannato a “corrispondere le differenze”

Il Ministero dell’Istruzione è stato condannato a “corrispondere le differenze retributive dovute a seguito della ricostruzione della fascia stipendiale di competenza” e ad assegnare continuativamente alla stessa docente uno stipendio maggiorato.
In fase di ricostruzione di carriera, l’amministrazione le aveva invece negato tale diritto, facendole perdere tutta l’anzianità di servizio accumulato nella scuola dell’infanzia.

Grazie ai legali dell’Anief, il giudice del lavoro ha invece detto che non possono essere aggirate diverse sentenze della Cassazione, emesse tra il 2016 e il 2021, “il servizio prestato nel ruolo inferiore viene valutato per intero nel nuovo ruolo mediante ricostruzione di carriera, vale anche per le tipologie di passaggio a ruoli superiori non previste nel testo originario della norma e, quindi, fra queste, anche per il passaggio a ruoli superiori degli insegnanti di scuola materna”.

Da ciò “discende che, in caso di passaggio dalla scuola materna alla scuola secondaria, l’anzianità maturata nel ruolo della scuola materna deve essere riconosciuta all’insegnante in misura integrale, anziché nei limiti della cosiddetta temporizzazione”.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “questa sentenza conferma che il riconoscimento negato o parziale degli anni svolti con un ruolo diverso va superato con una nuova norma. È chiaro che in attesa di vedere cassata una volta per tutta la cosiddetta ‘temporizzazione’, solo il giudice ha la possibilità di assegnare l’intero servizio all’interno della ricostruzione di carriera, procedendo così anche al risarcimento per gli stipendi corrisposti in misura inferiore, oltre che il probabile passaggio su fascia economia più vantaggiosa derivante dal passaggio automatico su livello stipendiale maggiore”.

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