Gli agricoltori trapanesi fanno sentire la loro voce - QdS

Gli agricoltori trapanesi fanno sentire la loro voce

Michele Giuliano

Gli agricoltori trapanesi fanno sentire la loro voce

giovedì 28 Dicembre 2023

Nei giorni scorsi un incontro in Prefettura per manifestare le evidenti difficoltà del comparto. Chiesto alla Regione di intervenire economicamente a causa dei danni subiti dalla peronospora

TRAPANI – Un confronto tra istituzioni e imprenditori agricoli per cercare una soluzione al danno gravissimo che ha portato la peronospora alla produzione agricola provinciale.

L’incontro è avvenuto nei giorni scorsi in Prefettura, dove il prefetto Daniela Lupo ha ricevuto, su richiesta dell’associazione “I guardiani del territorio”, una delegazione rappresentativa delle numerosissime aziende agricole attive nella provincia. Nel corso dell’incontro sono state rappresentate le notevoli difficoltà causate, in particolare, dai danni provocati dalla peronospora, con un sensibile calo della produzione nell’annata in corso e sono state auspicate alcune soluzioni, descritte nel dettaglio in un documento consegnato al prefetto perché venga trasmesso, attraverso il rappresentante istituzionale, alla Presidenza della Regione.

In questa occasione, Lupo ha annunciato la convocazione di un incontro di fondamentale importanza perché si possa chiudere al meglio la vicenda dei ristori per gli agricoltori del trapanese, e che vedrà coinvolti il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni di categoria.

Un adeguato indennizzo per i viticoltori

L’obiettivo degli operatori del settore agricolo è pressante e urgente: spingere la Regione a riconoscere un adeguato indennizzo per i viticoltori, travolti dai danni causati dalle intense precipitazioni di maggio e giugno, dalla peronospora e dalle temperature torride di luglio. Questi eventi, infatti, hanno causato un drammatico crollo nella produzione, secondo le stime degli stessi imprenditori, attestandosi attorno al 60% in meno rispetto alla vendemmia del 2022.

All’incontro con il prefetto hanno preso parte anche Cipriano Sciacca, segretario regionale della Confsal Sicilia, Michele De Maria, presidente provinciale di FederAgri, Vincenzo Daidone, segretario provinciale Confsal, e Davide Piccione, presidente dell’associazione “I guardiani del territorio”. Un fronte comune e compatto, con il fine ultimo di concordare l’entità dei fondi da destinare al capitolo “sostegno del settore vitivinicolo”, considerando che il bilancio regionale dovrebbe essere approvato entro l’anno in corso. Di fronte a una stima sommaria di 350 milioni di euro di danni, le organizzazioni di categoria chiedono con vigore alla Regione di stanziare un fondo di ristoro di almeno 100 milioni di euro. Una cifra sicuramente sostanziosa ma cruciale per evitare il crollo di migliaia di aziende agricole e scongiurare un danno irreparabile al tessuto economico produttivo.

Prima il maltempo, poi la siccità, infine la peronospora

L’impegno che Daniela Lupo ha deciso di assumersi ha spinto le diverse associazioni di categoria – Federagri, Copagri, Acli Terra e Conf.Sal – ad astenersi dal partecipare al sit-in a Palazzo dei Normanni a Palermo. Già a giugno scorso il Governo regionale si era attivato, vista la gravità della situazione a seguito dell’ondata di maltempo del mese di maggio, dichiarando lo stato di calamità su tutto il territorio regionale. Ulteriori danni poi sono stati causati dalla successiva ondata di caldo anomalo, nel mese di luglio, che ha danneggiato in maniera irreversibile i raccolti di tutta la provincia di Trapani. Ad aggravare il tutto, come detto, anche la peronospora, un fungo che attacca le viti e che prolifera con gli sbalzi di temperatura; ha quindi trovato campo libero, andando a infliggere un ulteriore scacco mortale alle coltivazioni.

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