Pesca, finanziati 23 progetti formativi - QdS

Pesca, finanziati 23 progetti formativi

Michele Giuliano

Pesca, finanziati 23 progetti formativi

martedì 25 Luglio 2023

La Regione ha stanziato oltre un milione di euro per stimolare la crescita dell’occupazione. Destinatari gli operatori del settore ma anche i non occupati residenti in Sicilia

PALERMO – Corsi di formazione dedicati al settore pesca, che vadano a toccare tutti i passaggi necessari per una azione economica efficace, dalle tecniche più innovative nell’azione della pesca, alla gestione dei rapporti con i fornitori e i clienti, al marketing. Sono stati 23 i progetti finanziati per il bando di attuazione a regia della Misura 1.29 (Anno 2023) “Promozione del capitale umano, creazione di posti di lavoro e del dialogo sociale”, dedicato al settore pesca. I progetti ammessi sono stati quattro per la cosiddetta linea A, dedicati al conseguimento di titoli marittimi per la pesca previsti dal regolamento di esecuzione del Codice della navigazione, per una durata massima di 100 ore. La linea B conta, invece, cinque progetti approvati, ed è dedicata al conseguimento o l’aggiornamento di titoli e attestati previsti dalla normativa nazionale, per l’imbarco su navi da pesca ed, eventualmente, altri corsi in materia di salute e sicurezza nelle attività di pesca ed acquacoltura, anch’essi per una durata massima di 100 ore.

La linea C conta 9 progetti finanziati, che si concentrano sulla formazione professionale per “addetto alle operazioni di pesca e prima preparazione del pescato”, previsto dal repertorio regionale delle qualificazioni, per una durata massima di 600 ore. Ancora, la linea D comprende quattro progetti per corsi di formazione professionale per “tecnico della definizione di strategie di mercato e della pianificazione di azioni di marketing nel settore della pesca”, sempre incluso nel repertorio regionale delle, anch’essi da 600 ore. In ultimo, la linea E, con un solo progetto finanziato, per corsi di formazione professionale per sommozzatori/operatori tecnici subacquei inshore, idonei per lo svolgimento dell’attività subacquea in impianti di acquacoltura/maricoltura e a supporto delle attività di pesca.

La qualifica è prevista dal Ccnl (contratto collettivo di lavoro) di settore, nonché necessaria per l’iscrizione al registro della pesca subacquea professionale, per una durata massima di 600 ore. La dotazione finanziaria totale è di 1,205 milioni di euro. La misura vuole, da una parte, aiutare i giovani che incontrano difficoltà nell’accedere al mercato del lavoro nel settore della pesca in un periodo di persistente crisi finanziaria, attraverso corsi su pratiche di pesca sostenibili e conservazione delle risorse biologiche marine. Dall’altra, vuole promuovere una pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze, attraverso diverse linee strategiche: la riduzione dell’impatto della pesca sull’ambiente marino, comprese l’eliminazione e la riduzione, per quanto possibile, delle catture indesiderate; la tutela e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi acquatici; la garanzia di un equilibrio tra la capacità alieutica e possibilità di pesca. Ancora, in termini di mercato del lavoro ad ampio spettro, si vuole rafforzare la competitività e la redditività delle imprese di pesca, compresa la flotta costiera artigianale, e il miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro. Ciò è possibile attraverso il sostegno e il rafforzamento dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione, compreso l’aumento dell’efficienza energetica, e del trasferimento delle conoscenze. Senza dimenticare, però, l’importanza della formazione professionale, che permette l’acquisizione di nuove competenze professionali e l’apprendimento permanente.

I destinatari finali dei progetti dovranno essere gli operatori esistenti della pesca e dell’acquacoltura, nonché coniugi e conviventi di lavoratori autonomi del comparto non salariati né soci, che partecipino abitualmente all’attività del lavoratore autonomo. Ancora, possono partecipare i soggetti non occupati, residenti in Sicilia, che intendano intraprendere un’attività di lavoro nel settore della pesca e dell’acquacoltura.

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