Spari contro pescherecci catanesi in Libia - QdS

Libia, spari contro pescherecci catanesi. Quinci: “Si rischiava sequestro”

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Libia, spari contro pescherecci catanesi. Quinci: “Si rischiava sequestro”

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venerdì 03 Giugno 2022

L'episodio, spiega la Marina, si è verificato ieri sera. La violazione delle zone di pesca della Libia avrebbero fatto scattare l'allarme per i pescherecci catanesi in acque libiche.

Momenti di panico nelle acque libiche per una serie di spari contro dei pescherecci siciliani, catanesi nello specifico. Una motovedetta libica avrebbe esploso alcuni colpi d’arma da fuoco di avvertimento verso il peschereccio siciliano “Salvatore Mercurio“, che si trovava in acque internazionali a nord di Bengasi assieme al “Luigi Primo“. I colpi non hanno provocato danni alle imbarcazioni né feriti.

L’intervento della Marina Militare

In zona è intervenuta la fregata Grecale della Marina Militare che ha invitato la motovedetta ad allontanarsi, mentre un team sanitario e uomini del del San Marco sono saliti a bordo dei pescherecci per garantire la sicurezza.

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini è stato costantemente informato della situazione.

L’episodio, spiega la Marina, si è verificato nella sera di ieri: i due pescherecci sono stati avvicinati da una motovedetta libica perché avrebbero violato le zone di pesca del paese nordafricano.

Spari e “avvertimenti” contro pescherecci siciliani: cosa è successo

Secondo il racconto di chi era a bordo del “Salvatore Mercurio”, i libici avrebbero anche sparato una serie di colpi di avvertimento, senza però provocare danni. Da bordo dei pescherecci, che si trovavano in acque internazionali a nord di Bengasi, è partita la richiesta d’intervento, ricevuta da nave Grecale della Marina che è impegnata in una serie di attività operative nell’area centromeridionale del Mediterraneo.

La violazione nella zona di pesca libica

Mentre si dirigeva nel punto dove si trovavano i pescherecci, dalla fregata hanno contattato via radio la motovedetta libica comunicando che i pescherecci si trovavano fuori dai limiti della Zona di protezione della pesca (Zpp) dichiarata dalla Libia e dunque invitandola a desistere dall’azione in corso.

Quando ha raggiunto i due pescherecci, da nave Grecale sono saliti a bordo un team sanitario, per accertare le condizioni dei marinari, e uno della Brigata Marina San Marco per garantire la cornice di sicurezza. La motovedetta libica nel frattempo si era allontanata dall’area.

Spari contro peschereccio, “Si rischiava sequestro”: l’allarme del sindaco di Mazara del Vallo

“I pescherecci siciliani attaccati dalle motovedette libiche sono stati salvati dalla nostra Marina militare, altrimenti avrebbero rischiato di essere sequestrati come i nostri pescatori. Questa situazione così pericolosa va risolta al più presto”. Sono le dichiarazioni del sindaco di Mazara del Vallo (Trapani) Salvatore Quinci, informato degli spari della motovedetta libica contro dei pescherecci catanesi, in particolare il “Salvatore Mercurio”.

“Hanno vissuto un’esperienza come quella dei nostri pescatori. La motovedetta libica ha cominciato a sparare dei colpi, ripeto, per fortuna è intervenuta la fregata italiana della Marina militare e i libici sono andati via. Tutto ciò è preoccupante e ci riporta indietro nel tempo e ci ricorda che può succedere nuovamente. Le uniche misure prese sono state un invito a cambiare area di pesca. Impossibile”.

E conclude: “Resta in piedi il problema della governance di quella parte di mare”.

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