Piano da 95 milioni per lo stabilimento di Giammoro - QdS

Piano da 95 milioni per lo stabilimento di Giammoro

Lina Bruno

Piano da 95 milioni per lo stabilimento di Giammoro

giovedì 16 Maggio 2024

Il Gruppo Duferco ha presentato alla Camera di Commercio le strategie di rilancio del sito siderurgico. Tre i pilastri della riconversione: energia, logistica e industrializzazione per favorire l’occupazione

MESSINA – Un investimento da 95 milioni di euro che avrà un impatto economico e occupazionale importante, non solo per la zona tirrenica del messinese, ma anche per l’intera Sicilia.

È questo il piano di riconversione industriale previsto per lo stabilimento siderurgico di Giammoro, che è stato presentato ieri alla Camera di Commercio da Antonio Gozzi, presidente del Gruppo Duferco, insieme al direttore Domenico Campanella e al presidente di Sicindustria Messina Pietro Franza. Logistica, energia e servizi legati agli investimenti infrastrutturali sono le aree di intervento identificate dal Gruppo Duferco per lo stabilimento.

“Questo piano – ha spiegato Gozzi al QdS – ha tre pilastri: energetico, logistico e uno propriamente industriale. L’obiettivo è quello di consolidare l’occupazione esistente e se succederà quello che tutti auspichiamo, ovvero la realizzazione del Ponte sullo Stretto, potremo operare in un’area industriale insostituibile in quanto saremo a venti chilometri dal cantiere e non esiste uno stabilimento industriale così attrezzato, sia dal punto di vista degli strumenti che dal punto di vista dei collegamenti, come il nostro. Un sito ideale per sviluppare le attività connesse direttamente e indirettamente alla realizzazione degli investimenti infrastrutturali siciliani”.

Il profondo cambiamento del contesto internazionale nel mercato dell’acciaio ha spinto Duferco a prevedere per Giammoro un piano di diversificazione per mantenere la sua presenza sul territorio e consolidare l’occupazione. “Il forte legame – ha detto Gozzi – che ci lega a questa terra e l’impegno assunto nei confronti dei lavoratori del nostro stabilimento di Pace del Mela, ci hanno guidato in questo piano industriale. Un progetto in cui crediamo molto e che ci consentirà di sfruttare appieno le competenze acquisite”.

L’investimento complessivo, consentirà lo sviluppo e la gestione di attività in parte già avviate dal Gruppo. C’è il nuovo impianto Peaker, a basso impatto ambientale e alimentato a gas naturale, già costruito all’interno dell’area industriale di Giammoro, che sarà messo a disposizione di Terna per garantire la sicurezza del sistema elettrico regionale e la sua sostenibilità ambientale. L’impianto consentirà di mantenere elevata la percentuale di produzione da fonte rinnovabile della Sicilia.

Il primo passo è stato fatto a marzo, quando il comitato di gestione dell’Adsp dello Stretto ha deliberato il rilascio alla Duferco terminal mediterraneo Spa della concessione del pontile di Giammoro e l’autorizzazione per la gestione commerciale del sito al servizio dei vettori marittimi.

L’azienda ha presentato un progetto di sviluppo con l’obiettivo di garantire servizi navali e logistici efficienti. “Ci siamo impegnati – ha proseguito Gozzi – a investire 20 milioni di euro in sovrastrutture del pontile. Ci sono traffici che si stanno sviluppando nel bacino del Mediterraneo, legati anche al mondo dei container, che contiamo di intercettare. Abbiamo molti studi su questo che ci dicono che c’è una possibilità reale di espansione”.

Fa parte del piano Hydrogen Valley, il progetto promosso da Duferco – in collaborazione con Caronte Spa e Nippon gases Italia – che mira a sviluppare un’azienda nell’area di Giammoro in grado di produrre circa 100 tonnellate all’anno di idrogeno verde, tramite un impianto fotovoltaico da 4 Mw e un elettrolizzatore da 1 Mw. L’operazione sarà realizzata con un investimento in parte finanziato dal bando “Hydrogen Valleys” del Pnrr, attraverso la Regione siciliana.

È previsto inoltre un investimento da 15 milioni di euro per la realizzazione di un sistema di accumulo elettrico per il bilanciamento della richiesta energetica in rete, e un progetto per il revamping e potenziamento degli impianti fotovoltaici già presenti nell’area di Giammoro. Ci vorrà del tempo prima che tutte queste attività entrino a regime e producano quegli effetti benefici sia economici che occupazionali che si prospettano.

Bisognerà riuscire a gestire il cambiamento, che comprende anche un periodo di formazione per il personale e di stop per i 130 operai. Gozzi confida nella Cassa integrazione per coprire questo periodo. I lavoratori, però, sono preoccupati e ancora di più quelli dell’indotto. “Comprendiamo le preoccupazioni, – ha detto il presidente del Gruppo – ma ci abbiamo messo la faccia e faremo tutto il possibile per evitare la perdita di posti di lavoro. Cercheremo di tutelare tutte le aziende che ci hanno aiutato in questi anni e che meritano di essere tenute in debito conto”.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017