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Piccolo Eitan, il nonno Peleg, “In tribunale verbale falso”

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Piccolo Eitan, il nonno Peleg, “In tribunale verbale falso”

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giovedì 11 Novembre 2021

Il nonno, su cui grava un mandato di cattura internazionale, chiede che la zia tutrice del minore venga rimossa dall'incarico.

I nonni materni di Eitan, nell’ambito del procedimento del Tribunale di Torino che a fine maggio ha portato alla nomina della zia Aya Biran come tutrice, non hanno avuto nella loro “disponibilità” alcuni “documenti”, tra cui la “informativa delle autorità sanitarie all’autorità giudiziaria torinese”, che ha dato il via alla procedura. Lo si legge nel verbale di udienza di due giorni fa, davanti ai giudici di Pavia, nel corso della quale, in sostanza, gli avvocati dei Peleg hanno contestato la presunta “falsità” di un verbale del procedimento torinese “con riferimento alla fase introduttiva” che ha portato alla nomina della tutrice.

Le richieste di Shmule Peleg ed Esther Cohen

Due giorni fa, infatti, i legali Sara Carsaniga e Paolo Alberto Polizzi, che rappresentano Shmuel Peleg e Esther Cohen hanno chiesto al Tribunale di Pavia (giudici Bellegrandi-Caldore-Venturini) che la zia paterna Aya venga rimossa dall’incarico di tutrice con immediata sospensione e che venga nominato pro-tutore un avvocato ‘terzo’. Inoltre, hanno proposto “querela di falso” in sede civile e hanno anche chiesto che “sia trasmesso alla competenti Procure il verbale di udienza del Tribunale di Torino” per la “verifica della falsità”.

Il fascicolo mai reso accessibile

I legali – alle cui richieste si sono opposti gli avvocati della zia, i legali Cristina Pagni e Grazia Cesaro – evidenziano che “ad oggi il fascicolo cartaceo di Torino, parte del fascicolo dell’odierno procedimento e pervenuto a Pavia”, per competenza territoriale, “non sono mai stati resi accessibili” sia ai legali che al nonno. Da qui, secondo i difensori, la “radicale improcedibilità dell’azione promossa” da un medico legale torinese, che ha dato il via alla procedura che ha portato alla nomina della tutrice. E la conseguente “nullità”, sempre secondo gli avvocati dei Peleg, “di tutti i provvedimenti emessi” dal 25 maggio scorso in poi.

Tra le altre cose, i legali chiedono di potere accedere agli atti del procedimento del giudice di Pavia, che ad agosto confermò la nomina della tutrice decisa a Torino, “per verificare se non vi sia una quarta versione del fascicolo di Torino”. Nel frattempo, davanti al Tribunale per i minorenni di Milano, è fissata per il primo dicembre l’udienza del procedimento, già iniziato nelle scorse settimane, sul reclamo dei nonni materni contro le decisioni dei Tribunali di Torino e Pavia. Reclamo che ha originato anche il procedimento in corso a Pavia, che in teoria potrebbe essere riunito a quello milanese. (ANSA)

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