Più di metà costa palermitana vietata ai bagnanti - QdS

Più di metà costa palermitana vietata ai bagnanti

Gaspare Ingargiola

Più di metà costa palermitana vietata ai bagnanti

venerdì 12 Maggio 2023

Su trenta chilometri di litorale sono circa diciassette quelli interdetti per inquinamento o per la presenza di porti e industrie. Fare un bagno lungo la Costa Sud sembra ancora un miraggio

PALERMO – Il primo maggio è ripartita ufficialmente la stagione balneare, ma anche quest’anno in oltre metà della costa palermitana sarà vietato tuffarsi.

Su 30 chilometri di litorale all’incirca 17 saranno interdetti ai bagnanti: quasi 8 per inquinamento e quasi 9 per la presenza di porti e industrie. Nulla di cui meravigliarsi: sono passati altri dodici mesi ma farsi il bagno lungo tutta la Costa Sud, da Sant’Erasmo al vicino Comune di Ficarazzi, resta un autentico miraggio.

Come si legge sul sito istituzionale del Comune, “a seguito del decreto dell’assessorato regionale della Salute n. 339 del 4 aprile 2023, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana n. 16 del 14 aprile 2023, l’Amministrazione comunale, con ordinanza sindacale n. 38 del 20 aprile 2023, ha disposto il divieto di balneazione lungo la costa palermitana dal 1° maggio al 31 ottobre 2023. I tratti di mare balneabili sono reperibili anche sul sito www.portaleacque.it del ministero della Salute”.

L’ordinanza, firmata dalla dirigente dell’Ufficio Igiene e Sanità Marina Pennisi e dall’assessore Rosi Pennino e approvata dal sindaco Leoluca Orlando, classifica i divieti di balneazione sulla base di due ragioni: “Per inquinamento” e “Per altri motivi (aree portuali e industriali)”.

Dove non si può fare il bagno

I tratti di mare inibiti per inquinamento sono: Spiaggia Vergine Maria all’Addaura (400 metri), via Barcarello a Sferracavallo (250 metri), il Ferro di Cavallo a Mondello (300 metri) e, lungo la Costa Sud, dalla fine del porto di Sant’Erasmo all’inizio del porto della Bandita (3,7 chilometri), dal porto della Bandita al Lido Olimpo (2,5 chilometri) più lo stesso Lido Olimpo (760 metri). Totale: 7,9 chilometri.

Le aree inibite alla balneazione per la presenza di porti e industrie, invece, sono: il porticciolo di Sferracavallo (700 metri), i porti Fossa del Gallo (250 metri), di Mondello (200 metri) e dell’Addaura (mezzo chilometro), dal porto di Vergine Maria al porto di Sant’Erasmo (6,95 chilometri) e il porto della Bandita (200 metri).

Rimane dunque un sogno la possibilità di accogliere turisti e bagnanti sulle spiagge del litorale Sud del capoluogo. La rinascita passa inevitabilmente dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha destinato alla Costa Sud ben 53 milioni (un quarto del totale stanziato per la quinta città d’Italia). Gli assi portanti del maxi intervento sono tre: la riqualificazione del porto e del lungomare della Bandita, la realizzazione del parco a mare dello Sperone e la sistemazione della foce del fiume Oreto. Opere da completare, se tutto confermato, entro il 2026. Senza dimenticare i lavori di bonifica del parco Libero Grassi ad Acqua dei Corsari, per i quali sono stati stanziati undici milioni di euro.

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