PNRR lavoro, i provvedimenti per la sicurezza e la legalità - QdS

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): i provvedimenti per il lavoro

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Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): i provvedimenti per il lavoro

Salvatore Freni  |
mercoledì 11 Maggio 2022

Ecco le misure relative alla sicurezza sul lavoro e al contrasto del lavoro "in nero" contenute nel PNRR nazionale.

Il decreto legge 30 aprile 2022, n. 36 recante “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”, agli articoli numero 19 e 20 contiene disposizioni per il lavoro, le quali riguardano il lavoro sommerso e la sicurezza sul posto di lavoro.

Le disposizioni si aggiungono a quelle già stabilite per rigenerazione urbana, scuole e, naturalmente, per la ripresa economica delle imprese. Di seguito, nel dettaglio, i provvedimenti contenuti nel PNRR su contrasto all’illegalità e sicurezza sul lavoro.

Il contrasto al fenomeno del lavoro sommerso (PNRR – Art. 19)

Un’azione di contrasto al fenomeno del lavoro sommerso è posta in essere istituendo un portale unico nazionale gestito dall’Ispettorato provinciale del lavoro denominato Portale Nazionale del Sommerso (PNS), al quale confluiscono i verbali ispettivi in materia lavoro sommerso, nonché ogni altro provvedimento consequenziale all’attività di vigilanza.

Tra questi provvedimenti sono compresi tutti gli atti relativi a eventuali contenziosi instaurati sul medesimo verbale in tutto il territorio nazionale dallo stesso Ispettorato, dal personale ispettivo dell’INPS, dell’INAIL, dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza. Tale portale sostituisce e integra le banche dati esistenti attraverso le quali l’Ispettorato nazionale del lavoro, l’INPS e l’INAIL archiviano i loro documenti inerenti ai controlli.

Misure di sicurezza sul posto di lavoro (Art. 20)

Per assicurare un’efficace azione di contrasto al fenomeno infortunistico e di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, l’INAIL promuove appositi protocolli di intesa con aziende e grandi gruppi industriali impegnati nella esecuzione dei singoli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per l’attivazione, tra gli altri, di:

  • programmi straordinari di formazione in materia di salute e sicurezza che, fermi restando gli obblighi formativi spettanti al datore di lavoro, mirano a qualificare ulteriormente le competenze dei lavoratori. Questo vale soprattutto per gli ambiti in cui la crescita occupazionale e gli investimenti programmati sono maggiori;
  • progetti di ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche in materia, tra l’altro, di robotica, esoscheletri, sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro, materiali innovativi per l’abbigliamento lavorativo, dispositivi di visione immersiva e realtà aumentata. Tutto questo con l’obiettivo, naturalmente, del miglioramento degli standard di salute e sicurezza sul lavoro;
  • sviluppo di strumenti e modelli organizzativi avanzati di analisi e gestione dei rischi per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Il riferimento è anche ai rischi legati a interferenze generate dalla compresenza di lavorazioni multiple;
  • iniziative di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Salvatore Freni

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