L’obiettivo è rilanciare l’assoluta necessità di un’infrastruttura strategica”. Compagnone: “Porre rimedio al quel No alla realizzazione dell'opera che rappresenta un errore storico”
Il gruppo Autonomisti e Popolari all’Ars ha presentato una mozione per rilanciare la necessità del Ponte sullo Stretto di Messina. Giuseppe Compagnone, primo firmatario dell’atto parlamentare, spiega che per la realizzazione potrebbero essere utilizzati i fondi europei. La mozione presentata reca il titolo “Iniziative volte ad inserire il ponte sullo stretto di Messina e le infrastrutture collegate tra le grandi opere strategiche di interesse nazionale” e, fra i vari punti, evidenzia l’inserimento del Ponte sullo Stretto di Messina nel corridoio Berlino-Palermo (oggi Helsinki-La Valletta) ricordando l’importanza acclarata anche a livello europeo dell’infrastruttura.
Compagnone sottolinea che per la realizzazione dell’opera “sono sul tavolo due irripetibili possibilità: ricorrere alle risorse che l’Unione europea stanzierà a favore degli Stati membri per fronteggiare l’attuale situazione di crisi economica (recovery fund) o attuare il cosiddetto “Piano Incalza” e dirottare i finanziamenti Ue a disposizione per Sicilia e Calabria”. Nella mozione viene messa in rilievo la valenza strategica dell’infrastruttura che se realizzata porterebbe vantaggi vantaggi economici per le aziende isolane con un conseguente rilancio del turismo e una maggiore competitività del comparto legato all’agricoltura, un ritorno occupazionale, l’abbattimento del deficit infrastrutturale, l’annullamento dell’inquinamento da traffico navale e la riduzione di quelle delle tratte aree da e per la Sicilia. Nella mozione si chiede al governo della Regione ad attivarsi presso il Governo nazionale per definire procedure e modalità attraverso cui inserire il ponte sullo stretto di Messina e le infrastrutture collegate tra le grandi opere strategiche di interesse nazionale, anche da portare avanti e finanziare nell’ambito del c.d. piano rinascita e degli stanziamenti previsti dall’Unione europea nell’attuale fase di crisi”.
Secondo Compagnone rileva anche le prese di posizione a favore del Ponte, registrate nelle ultime settimane: “Dopo le dichiarazioni arrivate dai più alti vertici istituzionali, da Conte a Franceschini, e primari esponenti politici, da Renzi a Salvini – conclude il deputato regionale – i siciliani si aspettano atteggiamenti conseguenti e iniziative concrete”.
R.P.