niente proroga per i precari Covid della Sanità in Sicilia - QdS

Precari Covid, in tremila restano senza lavoro: “Nessuna proroga dei contratti”

redazione

Precari Covid, in tremila restano senza lavoro: “Nessuna proroga dei contratti”

lunedì 27 Febbraio 2023

L'assessore Volo: “Risulta impossibile intervenire. Continueremo a valutare soluzioni”. I sindacati protestano. Ma qualcuno ammette: “Assunti in troppi”.

Niente proroga ai contratti dei precari Covid impiegati nel Sistema sanitario regionale. Per circa tremila persone, di fatto, quello del 28 febbraio potrebbe essere l’ultimo giorno di lavoro alla Regione. E almeno altri seimila adesso sono in bilico, visto che anche quei contratti scadranno tra pochi mesi.

L’assessore Volo: “Proroghe impossibili”

La “doccia gelata” arriva direttamente dall’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, al termine di una giornata molto complicata, “A fine dicembre, in una situazione ancora di incertezza legata alla pandemia di Covid, – si legge in una nota della Regione – con grande senso di responsabilità, la giunta di governo e l’Assemblea regionale siciliana hanno approvato una norma per la proroga di due mesi dei contratti del personale precario amministrativo e tecnico. Ad oggi, invece, alla luce della nuova valutazione dell’emergenza e della normativa nazionale, non essendoci più esigenze particolari di gestione, risulta impossibile, tanto per l’esecutivo che per il parlamento regionali, nell’immediatezza, intervenire con nuove proroghe. Resta ferma, comunque, l’intenzione del governo Schifani e dell’Ars di continuare a valutare soluzioni che in futuro possano essere sostenibili e riconoscere a questo personale l’impegno svolto nel momento di crisi”. Possono ancora sperare, invece, i precari che hanno svolto ruoli sanitari o parasanitari. “Diverso il ragionamento, – afferma infatti l’assessore – per il personale sanitario e parasanitario, come annunciato dal presidente della Regione oggi, che può essere implementato nel sistema sanitario regionale lì dove risultino croniche carenze di organico. Anche su questo abbiamo aperto il confronto con gli enti e le aziende per arrivare a una soluzione al più presto”.

“Una vergogna, da domani protesta all’Ars”

Niente proroghe quindi per amministrativi e tecnici, mentre per gli altri bisognerà valutare sulla base degli organici. Una decisione che ha fatto eplodere la rabbia dei sindacati: “Non prorogare i contratti ai precari Covid è vergognoso. Ma è pure vergognoso che il presidente Schifani , che si trova dentro il palazzo, si rifiuti di incontrare i sindacati e i lavoratori su un tema così importante e delicato”. È l’affondo del segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, e di Andrea Gattuso, coordinatore regionale Nidil. “In assenza di risposte la protesta si sposterà in piazza Parlamento per investire della questione l’Assemblea regionale siciliana. Si trattano lavoratori, la cui funzione è stata importantissima in piena pandemia, come usa e getta – dicono Mannino e Gattuso- senza neanche ascoltare le loro istanze e questo è inammissibile e gravissimo. Vogliamo peraltro ricordare – concludono- le carenze d’organico che mettono in difficoltà il nostro sistema sanitario e la difficile la fruizione del diritto alla salute, cosa che rende ancora più incredibile la posizione del presidente della Regione”.

“La politica si assuma le sue responsabilità”

“Abbiamo chiesto – affermano Paolo Montera e Marco Corrao, segretario generale e segretario regionale con delega alla Sanità della Cisl Fp Sicilia – all’assessore Volo la proroga di tutti i contratti in scadenza del personale Covid e che tale proroga valga sia per il personale amministrativo che per il personale tecnico. Come Cisl Fp, a livello nazionale e regionale, siamo impegnati – proseguono i sindacalisti -, perché tutto il precariato, assunto durante l’emergenza Covid, abbia la possibilità di essere stabilizzato. Chiediamo che anche le competenze tecniche acquisite non vadano disperse. Per questo abbiamo sollecitato Governo e Parlamento regionali. Domani scadono i contratti ed è necessario – aggiungono – che sia prevista una proroga, in via amministrativa o legislativa considerato che la prima proroga, avvenuta con legge regionale, non è stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ecco perché abbiamo chiesto a Governo e Parlamento regionali di procedere. La politica prenda coscienza che questo problema, più volte rinviato, deve essere risolto e abbia quindi il coraggio di assumersi le sue responsabilità”.

“Assunte troppe persone”

Ma per qualcuno, le responsabilità vanno cercate soprattutto nel recente passato: “L’assessore è stato chiaro, – si legge in una nota del sindacato Nursind – sono state assunte più persone di quanto si poteva, e oggi non ci sono risorse. La politica ha fatto promesse oltre le proprie possibilità. Sotto questo aspetto emerge chiaramente la spaccatura tra la praticità e concretezza dell’assessore e l’atteggiamento della politica che appare irreale. Domani scadono i contratti e dunque il problema sta nel provare a porre rimedio a questa situazione e trovare le giuste garanzie per la tutela della salute dei cittadini. Abbiamo chiesto una ricognizione numerica del personale affinché si possano verificare le condizioni per la procedura di stabilizzazione di questo personale, previa proroga di un anno con 36 ore. L’assessore ha preso atto di questa proposta – proseguono – verificherà con i suoi uffici e invierà una disposizione alle aziende affinché portino a conoscenza l’assessorato dei numeri e del personale in dotazione. È un passaggio propedeutico al rinnovo e alla stabilizzazione, certamente un primo passo, anche se riteniamo tardivo, per poter avere una maggiore cognizione del personale precario in servizio, e lavorare affinché possa continuare a dare il proprio apporto professionale dopo la stabilizzazione”.

Da domani ripartono le proteste

Ma le proteste sembrano solo iniziate. La Fials Confsal, infatti, ha fatto sapere che scenderà in piazza domattina davanti all’assessorato regionale alla Salute, a Palermo, per chiedere lo stop ai tagli alla sanità pubblica. Sarà presente anche il segretario nazionale Giuseppe Carbone oltre al segretario regionale Sandro Idonea. La Fials scenderà in piazza anche per richiedere la proroga dei contratti dei precari covid in scadenza domani e l’avvio delle procedure di stabilizzazione. “È emersa una situazione di grave incertezza – dicono Sandro Idonea e Agata Consoli della Fials Sicilia – non ci sono risorse e non si potrà assumere nessuno. Le proroghe per gli operatori sanitari e amministrativi possono avvenire solo se occupano un posto vacante in pianta organica, ma restano esclusi quelli di ruolo tecnico e professionale. Temiamo si verifichi una grave situazione non appena cesserà il loro servizio. Riteniamo sia possibile soprassedere per un anno ai licenziamenti utilizzando i soldi del decreto Calabria che per la sanità siciliana stanzia 20 milioni”.

E torna il caso del Pronto soccorso del Cervello

Altro tema sul tavolo è il destino del pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo. “Confidiamo nelle rassicurazioni dell’assessore Volo – dicono Giuseppe Forte e Antonino Ruvolo della Fials – nell’ultimo incontro con i sindacati aveva ribadito l’intenzione per il momento di scongiurare la chiusura del reparto. Non capiamo quindi la ragione del trasferimento di quattro operatori sanitari verso il pronto soccorso di Villa Sofia. Non vorremmo che sia in atto il tentativo di depotenziare un reparto per realizzare di fatto le condizioni per l’accorpamento delle due strutture. Auspichiamo che l’assessore faccia chiarezza su questo aspetto”.

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